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martedì 30 novembre 2010

Sporcarsi

Piccolalory mi invita ancora a riflettere sui diritti naturali dei bambini.. al diritto di sporcarsi.


A me piace sporcarmi e toccare le cose: qui sopra siamo io e il Pulce qualche anno fa mentre ci divertivamo a lanciare pietre nel fango e ad evitare (!?) gli schizzi.

Ma come mamma qualche tentennamento l'ho avuto.

Ho cercato di capire cosa potesse darmi fastidio nel vedere mio figlio sporcarsi ed ho capito che c'erano tre possibili fattori in gioco:

1- fare brutta figura?
Non credo. Mio figlio (come ogni figlio) è bello come il sole e quando è sporco è più bello e più vivo.

2- rovinare vestiti costosi?
Neppure. Indossa praticamente solo vestiti presi in prestito o in regalo. O comprati al supermercato. Quelli un po' rovinati ci divertiamo a decorarli, siamo solo contenti.

3- fatica che si fa a far venire via le macchie e scrostare il fango dalle scarpe.
Eccoci qui! Io e la mia pigrizia!!! Ma provateci voi a far tornare bianco un maglioncino di lana a trecce le cui maniche sono state pucciate nel goulash!
Da quando ho capito che il motivo era questo mi sono messa il cuore in pace e ho intensificato pratiche già a me usuali:
- stivalini per uscire (quando serve). Per tutti!
- lavare solo in lavatrice e solo quando serve
- non stirare vestiti dei bambini, mai
- non avere vestiti separati per casa e fuori: un solo vestito dalla mattina alla sera e se poi è sporco si cambia. E' difficile per me decidere dove il mio bimbo si sporchi di più! Non ha senso per un bambino costringerlo ad indossare un vestito "bello" per uscire o uno "brutto" per stare in casa. Secondo me.

E per fortuna che mi sono messa il cuore in pace, perchè il Pulce ama i colori e pur essendo di razza caucasica non ha le mani rosa.
Le ha sempre del suo colore preferito, arcobaleno, per quanto gliele si possa lavare.

lunedì 29 novembre 2010

Greta, Zi e la mongolfiera


Mentre io mi arrovello su OpenOffice e Acrobat per stampare i miei libretti con la giusta sequenza di pagine, le copertine del blog candy cominciano a fioccare, come la prima neve.
La nostra affezionata Greta propone per "Il Pianeta Giallo" una copertina con "Zì che si lascia trasportare dal vento a bordo della mongolfiera ed inizia a vedere delle onde gialle sotto di sé..."


Mamma Stefania mi ha promesso che presto racconterà i dettagli dell'esecuzione, ma già mi pare che l'opera abbia tutte le carte in regola per aggiudicarsi la preferenza del Pulce: tanti brillantini e tanti colori!!!!!
A me è piaciuto il dettaglio delle onde giallo oro: molto fedele al testo!
Attendiamo nuovi capolavori!

sabato 27 novembre 2010

Panini e semini. Semi di papavero in cucina




Mi piace impastare il pane. Non lo faccio molto spesso e non seguo particolari ricette, ma impastare mi piace proprio, una macchina del pane non farebbe per me. Per avere un impasto facile e non appiccicoso uso sempre almeno metà farina di grano duro e tanta acqua calda, lievito e la farina che ho in casa per l'altra metà.  Poco poco sale e tanti tanti semini.
Al Pulce piacciono i confetti? A me piacciono i semini.


Da piccola quando ero ammalata stavo sdraiata sul divano con una pila di Quindici da un lato.
Di solito li sfogliavo solo, perchè a leggere mi facevano male gli occhi e la testa. Quando sfogliavo il racconto: "I pasticcini coi semi di papavero" di Margery Clark ero sempre lì a domandarmi che cavolo fossero sti semi di papavero, e quando da grande l'ho scoperto li ho sempre tenuti in un bel barattolo di vetro in cucina. Non riesco bene a capire che sapore abbiano (come non so bene neppure il sapore dello zafferano..), ma sono bellissimi, piccolini, grigio-azzurri, non troppo duri nè morbidi sotto i denti.

Metto l'impasto del pane ben oliato in una terrina, coperto da un telo bagnato, poi cerco un posto tiepido in casa (al sole dietro una finestra, vicino al calorifero ora e alla stufa prima) e aspetto che lieviti. La pasta la uso per fare le focacce, la pizza, i panini con l'uvetta o i panini coi semini.
Il successo con gli ospiti è assicurato. Tutti lì a chiedersi: ma che saranno sti semini?

Mi piace usare i semi di papavero, ma anche i semi di zucca, quelli di sesamo, di girasole e il cumino. E quando metto il finocchio o l'anice mio marito mi ama un po' di più.

venerdì 26 novembre 2010

Regalare un libro fatto in casa: "Il Pianeta Giallo". Blog candy di Santa Lucia


Per il Venerdi del libro di Home Made Mamma questa settimana propongo un libro fai da te.

Ok. Ho concepito un altro dei miei progetti impossibili. Forse è meglio che torni a lavorare alla svelta.
Rimettendo a posto due scatoloni di ricordi della mia infanzia e volendone buttare via uno e mezzo (la parola d'ordine di questo Natale, si sa, è decluttering), ho ritrovato un quadernetto rivestito di carta bianca con un titolo scritto col pennarello giallo: "Il pianeta giallo". Sulla copertina c'è anche un tentativo di graffitismo, probabilmente posteriore alla stesura del testo, verosimilmente opera del mio fratellino.

Ho ritrovato il libro che ho scritto da piccola insieme alla mia baby sitter preferita, Rosa, anzi il libro che lei ha scritto per me, ogni pagina con un pennarello di colore diverso, ogni pagina con uno spazio sotto perchè io la illustrassi. Rosa è una tipa molto dolce e molto creativa e libera. Le prime pagine le ha disegnate lei.
Parla di un bambino coraggioso di nome Zi che fa un viaggio su un altro pianeta. Parla di mimetismo animale extraterrestre ma soprattutto di quanto può essere raro e prezioso un cane piccolino, un po' bastardino.

Quest'anno ho pensato di regalare copie di questo racconto ai (numerosi) bambini con cui scambieremo le visite in occasione delle Feste: ho trascritto il testo, lo stamperò/fotocopierò e chiederò al Pulce di fare qualche illustrazione. Di solito lui su queste cose non si tira indietro.
Ma come si vede dalla foto la copertina è rovinata, ho bisogno di una copertina nuova...
Chi ha voglia di aiutarci? La più bella la useremo su tutte le nostre copie di libricini!
Lo so, è una follia, ma la follia è contagiosa. La mia amica (zia)Lurker, quando ci siamo trasferiti, ha regalato al Pulce un libretto di raso rosso con tantissime storielle in rima scritte apposta per lui, che la zia medesima aveva estorto a tutti i nostri amici veneti capitati tra le sue grinfie. Non dico altro.

Bene, allora, chi ha voglia di disegnare una copertina per noi me la mandi all'indirizzo  vogliounamelablu@yahoo,it e io la metterò sul sito. Valgono disegni di bambini, disegni di adulti colorati da bambini, disegni di adulti qualsiasi, disegni di illustratori professionisti. Basta che il disegno sia ispirato al racconto stesso.
La notte di Santa Lucia, tra il 12 eil 13 di dicembre, chiuderemo le votazioni pubbliche e il mattino dopo proporrò le copertine al Pulce, che con i suoi 100 punti di bonus-preferenza, potrebbe fare la differenza!
Ovviamente dovreste pure fare girare un po' la voce, mettendo la vostra opera d'arte in un post, il banner del blog candy sul vostro sito con il link che porti qui, e un commento con l'adesione qui sotto. Insomma le solite cose.
Cosa si vince? Come al solito non credo sia molto importante. Anzi è tutta una scusa per farvi venire voglia di scrivere anche voi un bel libricino con un bambino, disegnarlo e poi regalarlo in giro.
Oppure stampare il nostro, aggiungere una vostra copertina, illustrarlo nelle pagine più apprezzate e tenerlo o regalarlo. Il testo lo trovate nella pagina omonima (sotto il titolo del blog), ma consiglio di stamparlo da Scribd seguendo i link qui sotto con le versioni in PDF e due tipi di impaginazione:

file pdf : "Il pianeta giallo" di Rosa e Lucia - IMPAGINATO (versione lunga, consigliato da stampare e illustrare)

file pdf : "Il pianeta giallo" di Rosa e Lucia - SOLO TESTO 

Comunque, un blog candy che si rispetti di solito ha un premio che si rispetti. Io questa volta offro una decorazione invernale che ho già cucito, quindi non farò le corse.. è il fiocco di neve sorridente di feltro che vedete qui sotto e nel banner, da appendere all'albero o che so io.


(L'ho creato da questo disegno.. mi scuso ma non ho più trovato il sito di riferimento.)



Se partecipate, il regalo di Santa Lucia me lo fate voi! :-)

giovedì 25 novembre 2010

Una stagione (in una ghirlanda): l'Autunno


L'autunno si raccoglie, passeggiando.
L'autunno viene dopo l'estate dai chicchi dorati. Viene prima dell'inverno dalle bacche infuocate.
In autunno è bello tornare a casa.


L'autunno non c'entra niente con la primavera.


Mi sbagliavo.

.....................


Ingredienti:
- rami, ghiande e castagne matte raccolte nelle passeggiate lungo il fiume, la domenica mattina
- spighe di grano regalate dallo zio contadino quella volta della gita in cascina
- ortensie appassite, mais da popcorn e bacche rosse di un arbusto in cortile
- spago
- colla a caldo
- direttore artistico < 5 anni
- supporto tecnico di avvitatore semiprofessionista. Adulto.

mercoledì 24 novembre 2010

Buio in sala.. per bambini

Oggi ho pensato, per il buio in sala di Nati per Delinquere, di suggerire qualche film(etto) per bambini, seguendo l'invito di La scuola in soffitta.
Oggi ho passato una bellissima giornata di sole, a spasso lungo il fiume con un'amica ritrovata e i nostri passeggini.. non ho avuto molto tempo per il pc ed ho pensato di riunire questi appuntamenti affini ;-)

L'idea di Caffenero di proporre il cinema come spunto per affrontare argomenti interessanti con i bambini mi è piaciuta, anche se io ho sempre associato il cinema, soprattutto quando ero bambina, ad un momento di evasione e di svago.
Da ragazzina a me piaceva tantissimo "Ladyhawke",  un film esemplare per le atmosfere fantastiche e fiabesche, interpretato dalla fascinosa Michelle Pfeiffer e dal mitico Rutger Hauer, quello di Blade Runner ("Ne ho viste cose che voi umani...") ed ambientato nel castello di Soncino, piccolo gioiello medioevale. Un'idea potrebbe essere di accompagnare la visione ad una gita qui in pianura ;-)


Prima ancora adoravo "Mary Poppins", anche perchè mi ricordava la mia cara mia baby sitter Rosa e avevo letto in vacanza i romanzi di Pamela Lyndon Travers. Chi non conosce questo classico musical della Walt Disney? Da piccola ho avuto occasione di suonare versioni semplificate delle canzoni al pianoforte, canzoni che il mio bambino adora sentire cantare da quando aveva due anni, pur non avendo ancora visto il film. In rete si trovano facilmente testi e accordi della colonna sonora (qui ad esempio quelli de "la pillola va giù"): si potrebbe proporre la visione del film in un contesto di educazione alla musica!


Intanto però il mio bambino grande i film lunghi non li vuole proprio vedere. Secondo me è perchè l'intreccio si costruisce a poco a poco e lui non regge emotivamente il climax. Non so.
Per ora guarda, come già scrissi, i "filmetti", come li chiama lui, puntate di vecchi cartoni trovate in rete che può godersi quache minuto la sera, alternati alla lettura.
Adora "La linea" di Cavandoli e "La pantera rosa", ma anche "The Aadrvark and the ant", ma non riesco a trovare molto di educativo in questi cartoons, se non la morale che anche se il protagonista non è molto furbo e alla fine non vince sempre, ci si diverte lo stesso.


Un aspetto più educativo lo offre la visione di puntate di semplici cartoon in lingua straniera: il Pulce li guarda dai 3 anni circa senza problemi: se c'è qualcosa che non capisce dai disegni lo chiede a noi, che cerchiamo di essere sempre presenti. Non abbiamo la pretesa di insegnargli le lingue, ma intanto c'è stata l'occasione di spiegargli che non tutti parlano l'italiano, e poi qualche numero in inglese l'ha imparato, grazie alla martellante canzoncina di Richard Scarry!
Qui trovate la prima parte di "The Best Counting Video Ever", qui la seconda e qui la terza, purtroppo non di gran qualità. C'è anche il "The Best ABC Video Ever", un altro dei video educativi della serie di Richard Scarry.


In inglese vediamo anche Maisy Mouse, di cui si trovano anche in Italia i libretti (con le finestrelle!) a nome Pina la Topina. Sono veramente semplici e coloratissimi, tantissime le puntate, raccolte in DVD divisi per tematica (molti disponibili in file sharing su emule):

Maisy – Colors and Counting (2000)

Maisy – Animal Stories (2000)

Maisy – Birthday and other stories (2000)

Maisy – Christmas and other stories (2000)

Maisy – Bedtime and other stories (2000)

Introducing Maisy (2001)

Maisy's Fun in the Sun (2001)

Maisy's Farm (2001)

Maisy – Playtime (2001)

Maisy's ABC (2001)

Maisy – Circus (2002)

Maisy and Panda (2002)

Maisy – Activity Time (2002)

Good Morning Maisy (2003)

Maisy – Fun and Games (2003)

Metto qui una puntata sulla fattoria, ma consiglio caldamente i DVD che trattano gli argomenti dell'alfabeto e dei numeri ( e qui trovate tutte le puntate contenute in ogni DVD).



Poi quando il Pulce era piccolo amava molto i libri di Poppy Cat, e gli piaceva ascoltare la canzoncina che insegna le parti del corpo:



Per la lingua spagnola il top è l'adorabile Pocoyo, ampiamente disponibile su YouTube:



Per il francese ripropongo L'Ane Trotro, disponibile praticamente solo nelle collezioni in DVD (anche condivise su emule).

martedì 23 novembre 2010

Ozio


21 Novembre 1987                                  Sabato

Carissimo diario,
in questi giorni sono molto impegnata:
il lunedì devo andare a musica e a solfeggio,
i martedì a canto,
il mercoledì a pallavolo,
il giovedì a musica e a solfeggio,
il venerdì a pallavolo.
E' molto impegnativa la mia settimana ma fortunatamente non ho troppi compiti, certo, ho dovuto rinunciare agli incontri con le amiche durante la settimana. Il sabato è l'unico mio momento libero e forse oggi andrò al cinema a vedere "Fantasia" di Walt Disney.
La domenica, invece, vado a catechismo e dalla nonna perciò non posso invitare le mie amiche.

Ciao

I diritti naturali dei bambini è un'iniziativa di Giorno per giorno

La mia lightbox smontata per voi. Come costruirsi una lavagna per tracopiare.


Come promesso, appena finito i lavori in corso, ho smontato la tavola (lavagna) luminosa che uso per tracopiare i disegni sulla stoffa (ma non solo) e ho preso qualche misura, per chi volesse farsela da sé.

Facendo un po' di ricerche in rete ho scoperto che tecnicamente questo strumento si chiama lightbox: in commercio ce ne sono di tutti i tipi, per bambini, come mi suggeriva Mammasorriso,  per bambini fighetti, per professionisti fotografi..
I disegnatori di cartoons se la fanno da soli.. di cartone. Qui il modello e le istruzioni.

La mia veniva usata (nella fabbrica dove lavorava mio papà) per controllare i circuiti elettrici.. quando hanno chiuso la fabbrica ne hanno buttate a centinaia. Io l'ho recuperata e destinata ad un uso più.. "nobile"...
A prima vista è fatta a mano, di legno spesso (dipinto di bianco all'interno) e coperta da una lastra di polimetacrilato opaco (plexiglas) che diffonde bene la luce su tutta la superficie.





Sui due lati  ha delle scansie che sono utili se si devono appoggiare sul piano luminoso righe lunghe o attrezzi analoghi.


All'interno ci sono due tubi al neon con le loro centraline, il tutto fissato ad una sbarra di metallo sul fondo della scatola di legno in modo che i tubi rimangano sospesi.


La sbarra è collegata alla messa a terra. Qui sotto si vede il particolare del collegamento elettrico tra le centraline e il cavo di alimentazione che esce dalla scatola luminosa.




Ritengo che questo strumento sia veramente molto utile per tracopiare, ma anche fare giochi di trasparenze con i bambini. Noi la usiamo anche per illuminare dei disegni tracciati solo con il punteruolo sul cartone scuro. Fa un bell'effetto!!

lunedì 22 novembre 2010

Grembiulini della scuola materna decorati



Finalmente per quest'anno ho finito con i grembiulini della scuola materna!
Qui sopra ho messo l'ultima tasca che ho dipinto con i fidati colori Deka per stoffe scure ed aggiunta di gel glitter per dare quel "tocco in più"..
Questa tartaruga vorrebbe essere la nostra Nina; il disegno l'ho preso ancora da Isabelle Jonniaux ("Il mio tuttofigure per scoprire e inventare") con ampie rivisitazioni per quanto riguarda soprattutto il colore. Io l'avrei voluto fare più essenziale, il Pulce invece insisteva: "Più colori metti meglio è". Come vedete ha vinto lui.
Quello che ho imparato è che devo lavorare LONTANO dal Pulce se non voglio passare la serata ad aggiungere colori e caricare sfumature.
Qui sotto, l'altra tasca del grembiulino celeste, a tema "pesci". Molto glitterata.


Ed ecco i disegni che ho tracopiato sul tessuto direttamente con pennellino 00 e colore nero. Il sistema  lavagna luminosa (che ho scoperto chiamarsi tecnicamente lightbox) + lastra di plexiglas trasparente (come supporto per i disegni) ha funzionato egregiamente anche in questo caso permettendo un lavoro rapido e precisissimo. Poi ho dovuto solo riempire col colore ed aggiungere i dettagli.



Ed ecco le tasche del grembiulino giallo:

Un gallo dalle piume screziate e

Uno scoiattolo, anzi "Scoiattolo"




Già che ci sono metto le indicazioni per realizzare i grembiulini per i vincitori del blog candy  "Candy Camera":

Il grembiulino di Edoardo è stato decorato con l'illustrazione di un leone preso da qui. Se seguite il link lo trovate indossato dal nostro piccolissimo fotografo, qui metto solo un dettaglio.
Il carattere per il nome si chiama Huxtable di OpenOffice.




Il rinoceronte lo vedrete presto in un altro progetto ;-)

I grembiulini di Greta e Alessandro sono stati invece decorati utilizzando delle colouring pages trovate sul web.. in tutta sincerità non ho più i link ma se fate una ricerca dei soggetti per immagini li trovate alle prime pagine. Mi sono un po' stupita che i bimbi, pur potendosi far disegnare qualsiasi cosa, avessero scelto delle immagini che avrebbero potuto trovare già ricamate sui grembiulini in vendita, comunque... io ho salvato le colouring pages e le ho stampate in formato "4 pagine per foglio", così sono diventate della dimensione adatta ad essere dipinta sul petto fiero degli altri due fotografi vincitori (sempre visibili seguendo il link).
Il carattere tondeggiante per scrivere i loro nomi è il Kristen ITC di OpenOffice.








Dipingere la stoffa bianca con i colori trasparenti e più fluidi è stato veramente piacevole. L'unica difficoltà l'ho trovata nell'aver scelto dei grembiulini con una cucitura che cadeva giusto dove io volevo piazzare il mio disegno... uffa!

domenica 21 novembre 2010

Le nozze di Figaro, il barbiere di Siviglia


Venerdi siamo andati a trovare un amico del Pulce. Mentre i due fanciulli, nonostante le aspettative, NON si prendevano selvaggiamente a spadate di spugna, noi mamme siamo ruscite perfino a scambiarci due parole ed è venuto fuori che anche a Nat (il suddetto amico) piace "Pierino e il Lupo" interpretato da Benigni.

Il Pulce sostiene che tutti i bambini, se lo conoscessero, adorerebbero "Pierino e il Lupo" e Benigni, "quello che fa lo stupido".

Pare che a Nat piaccia anche "Le nozze di Figaro", e al Pulce piace sentirmi canticchiare "non più andrai farfallone amoroso" a suo fratello Ciccetto, l'amoroso in questione.
Così, nel buio sabato di pioggia, abbiamo esplorato YouTube alla ricerca di qualche aria d'opera ben interpretata, e ci siamo innamorati di queste due scene:

Le Nozze di Figaro di W.A. Mozart: "Non piu andarai, farfallone amoroso" interpretata splendidamente da Bryn Terfel. Non so cosa ne pensino Stinchelli & Suozzo ma noi l'abbiamo rivista diverse volte e non ci ha stancati mai. 



Abbiamo guardato anche altre versioni di quest'aria ma il personaggio di Cherubino e la sua trasformazione in soldatino buffo qui è veramente azzeccata e particolarmente coinvolgente per un bimbo di neanche cinque anni.


Non più andrai, farfallone amoroso,
Notte e giorno d’intorno girando,
Delle belle turbando il riposo,
Narcisetto, Adoncino d’amor.
Non più avrai questi bei pennacchini,
Quel cappello leggero e galante,
Quella chioma, quell’aria brillante,
Quel vermiglio, donnesco color.
Tra guerrieri, poffarbacco!
Gran mustacchi, stretto sacco,
Schioppo in spalla, sciabla al fianco,
Collo dritto, muso franco,
Un gran casco, o un gran turbante,
Molto onor, poco contante,
Ed invece del fandango,
Una marcia per il fango.
Per montagne, per valloni,
Con le nevi e i sollïoni,
Al concerto di tromboni,
Di bombarde, di cannoni,
Che le palle in tutti i tuoni
All’orecchio fan fischiar.
Cherubino, alla vittoria!
Alla gloria militar!

Non è stato facile riassumere al Pulce la trama de "Le nozze di Figaro", quindi l'ho fatto solo per sommi capi. La parte che più l'ha interessato è stato il disvelamento della parentela tra Figaro, bimbo rapito, e Marcellina. Ma quando c'è stato da spiegare il simbolo della "spatola" sul braccio..mi sono arresa.


Per restare in tema Figaro, poi, abbiamo visto l'aria "Largo al factotum" ne "Il barbiere di Siviglia" di G.Rossini. Ci siamo innamorati della versione di John Rawnsley, che fa veramente ridere, è molto espressivo!




Largo al factotum della città.- Largo
Presto a bottega che l'alba è già. - Presto
Ah, che bel vivere, che bel piacere, che bel piacere
per un barbiere di qualità, di qualità!

Ah, bravo Figaro!
Bravo, bravissimo!
Fortunatissimo per verità!
Pronto a far tutto,
la notte e il giorno
sempre d'intorno in giro sta.
Miglior cuccagna per un barbiere,
vita più nobile, no, non si da.
Rasori e pettini
lancette e forbici,
al mio comando
tutto qui sta.
V'è la risorsa,
poi, del mestiere
colla donnetta... col cavaliere...
Tutti mi chiedono, tutti mi vogliono,
donne, ragazzi, vecchi, fanciulle:
Qua la parrucca... Presto la barba...
Qua la sanguigna...
Presto il biglietto...
Qua la parrucca, presto la barba,
Presto il biglietto, ehi!
 
Figaro! Figaro! Figaro!, ecc.
Ahimè, che furia!
Ahimè, che folla!
Uno alla volta, per carità!
Ehi, Figaro! Son qua.
Figaro qua, Figaro là,
Figaro su, Figaro giù,

Pronto prontissimo son come il fulmine:
sono il factotum della città.
Ah, bravo Figaro! Bravo, bravissimo;
a te fortuna non mancherà.

Ho trovato anche una versione integrale dell'opera realizzata in animazione. Sembra interessante ma non ho ancora approfondito...

venerdì 19 novembre 2010

Venerdi del libro:

Per il Venerdi del libro di Home Made Mamma questa settimana due libri illustrati ancora freschi freschi di.. biblioteca!

"Il drago Aidar" potrebbe interessare a Jole Sul Prato perchè tra i personaggi c'è un demone con gli occhi rossi.. per il sonno. Ma non parla solo di questo, anche di strane mutazioni e terremoti (e la bimba Matilda deve sistemare tutto).


Poi c'è "Zog", che sembra scritto apposta per me. ;-)


Finalmente una principessa-dottoressa che vola col suo principe azzurro ad aiutare il prossimo a caval di drago. Il drago Zog, ovvio.

mercoledì 17 novembre 2010

Buio in sala: "Brucio nel vento" di Silvio Soldini


Quest'oggi, per il Buio in sala di Nati per Delinquere, niente corto.

Tutte le volte che infilo il tutone imbottito a quel pelatino biondo del mio Ciccetto e me lo porto in giro come un fagotto mi viene in mente questo film di Soldini: "Brucio nel vento".
E' un film che mi fa pensare alla Svizzera degli emigrati dove è nato Angu, e ai bambini di questo documentario.
Ma  in realtà mi fa pensare a cose più profonde, difficili, alle quali in questa buia giornata di novembre proprio non voglio pensare. Alla alienazione.

Copio qui la recensione di Kiarasko, che condivido appieno:

La sospensione in un tempo indefinito e in un luogo vago, diventa cornice di una vicenda che oltrepassa il proprio realismo e che sfocia in pura lirica, in pura emozione. Soldini ha qui superato quella sua cifra stilistica che dai tulipani alle tempeste lo ha tenuto sul piano di un quotidiano magico, favoleggiante e ironico. Questo film è un libro che lo stesso protagonista ci legge, mentre suona la viola stridente e drammatica di Giovanni Venosta. Ivan Franek recita un personaggio al di sopra del puramente credibile e l'eccellenza della sua interpretazione fa scattare una partecipazione totale alle sensazioni e ai sentimenti di questo poeta senza illusioni, essere ruvido, calcolatore, irrigidito da una vicenda di miseria e immigrazione che non ha mai, mai il sapore di una cronaca. Soldini in questa pellicola tratta l'amore con grande maestria, perchè dal libro al film riesce a non fargli perdere la sua forza letteraria. Questo film ha qualcosa delle tragedie greche, è il paradigma di un reale che non spaventa chi lo guarda, perchè è tutto elevato a narrazione esemplare. Il poeta operaio ci trascina nel suo inaccessibile intimo, chiuso a tutti gli altri personaggi del film e se nelle primissime battute egli ci appare strano e paranoico proprio come appare agli altri personaggi, con lo srotolarsi della sua vicenda, il pubblico entra in un'intimità totale con lui. E così scatta la partecipazione, così, la personalità di questo individuo diventa occhio stesso del pubblico, che entra nelle vicende del film attraverso la stessa sensibilità del protagonista. Questo film è più che un ottimo film, è la commistione più riuscita tra letteratura e cinema, perchè davvero seduti in poltrona e guardando lo schermo sembra di leggere un libro e la cosa più sorprendente è che le immagini che ci restituisce Soldini, sono esattamente come ce le figureremmo.

martedì 16 novembre 2010

Guarda com'erano!


Partecipo volentieri al blog candy di Chichi per diversi motivi:

1- apprezzo le sue notevolissime doti nel cartonaggio, tanto che mi spiace lasciare nelle mani (troppo spesso munite di forbici) del Pulce l'album con i draghi e le pagine fatte di cartone e veline multicolori.

2- ho alta probabilità di vittoria, dato che pochi ancora conoscono il suo blog. (Eh, eh!.. )

3- mi piacciono le storie delle persone e come queste storie le fanno diventare quello che sono, o che sono state.

Le vecchie fotografie raccontano cose.
Ci si ferma a scrutare in fondo alle pupille di una donna a cui si è voluto bene.
Si gira la fotografia, e la storia prende vita.

lunedì 15 novembre 2010

Come addomesticare le scimmiette di mare?

Bella domanda per un post sullo knullaggio.
Io vorrei mandare alla giungla del knullo insieme ad Ortone la mia amica e le sue scimmiette di mare.


La vorrei mandare simpaticamente, perchè non voglio che si offenda, ma che si renda conto che:

- prima cosa, gli animali secondo me non vanno regalati. Anche se sono solo cisti di crostacei comunemente allevati come cibo per pesci.
- gli anni '70 per fortuna son finiti
- le scimmiette di mare sono degli esseri schifosamente somiglianti alle scutigere, e secondo me non le hanno chiamate così solo perchè "scutigera di mare" non è molto ammiccante come messaggio pubblicitario.

scutigera

artemia salina


Però vorrei anche ringraziare la mia amica per avermi fatto scoprire queste chicche pubblicitarie:



Io ti knullo, ma il Pulce no, ovviamente. ;-)
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