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mercoledì 30 maggio 2012

La scienza in catapulta

Questo post lo dovrebbe scrivere Iulia Felix perché è lei che ci ha regalato il libro "La scienza in altalena", che il Pulce e suo papà hanno utilizzato per costruire questa:


una catapulta di legno solidissima. 


Difficile trovarne una così resistente e funzionale in commercio. Difficile non avere la tentazione di provare a costruire qualche altro gioco!


Nel libro sono illustrate tante schede per costruire i giocattoli  (ad esempio, un aliante), e illustrare i concetti scientifici che stanno alla loro base, esposti all'omonima mostra di giocattoli e laboratori scientifici, organizzata, tra gli altri, dalla Casa delle arti e del gioco:

GIOCANDO S'IMPARA
"Il bambino impara giocando da quando nasce. I suoi strumenti sono i sensi, gli stessi strumenti che ebbe l'uomo nel lungo tempo che precede l'invenzione delle macchine: I sensi e la mente.Il bambino con i sensi raccoglie i dati della realtà: i primi rumori, le forme, il tepore del seno materno, il sapore del latte, gli odori della casa, i colori, le voci, quell'insieme di sensazioni che prova nel mondo del quale a un certo punto scopre di far parte. Con la mente confronta, scopre, riflette, ricorda. Conserva le sensazioni in ripostigli segreti dove possono restare per tutta la vita. Il suo metodo è corretto perchè raccoglie dati, li confronta, li seleziona, formula ipotesi, le verifica, ricava sintesi eprocede nelle esperienze rimettendo tutto in discussione di fronte a dati nuovi, imprevisti.Quando la sua finestra sul mondo non è solo la TV, può correre nel vento fra le erbe che lo pungono, mettere le mani nell'acqua, schiacciarsi le dita col martello, può fare insomma quelle esperienze dirette che lo aiutano a scoprire alcune leggi fisiche: la conduzione del calore, la forza di gravità, l'inerzia, il galleggiamento dei corpi e altri aspetti del mondo che lo circonda."I giocattoli esposti in questa mostra sono stati scelti per restituire ai bambini la possibilità e il piacere di scoprire, giocando, concetti scientifici e abilità tecniche ampliando così la loro cultura."

Chissà se riusciremo a visitarla, prima o poi. Intanto, documentandomi sulla mostra, ho scoperto il portale Ulisse (della Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati) "dedicato all’informazione scientifica, alla ricerca, i suoi protagonisti e i rapporti con la società": per me una vera miniera di informazioni per organizzare le prossime gite!!








Però non è che per costruire un gioco ci voglia sempre tutta sta sovrastruttura. Concludo questo post con un altra catapulta, di tutt'altro genere ma altrettanto geniale, inventata dai nostri amici Dade e Luca:



La loro catapulta è un semplice porta-sorpresa dei famosi ovetti, montato (incollato) su una base di cartone ritagliata a misura. Essenziale, ma funziona. Che idea!!

I Venerdì del libro sono un'idea di Home Made Mamma

martedì 29 maggio 2012

Lezione di vita

Chiedi a un bambino di disegnarti l'animale che lo rappresenta di più. Ti può disegnare, chessò, un leone? un gattino?

Grifone: rappresenta la forza, il coraggio

Chiedi a un bambino di disegnarti un momento che per lui rappresenta una grande emozione. Ti disegna di certo il compleanno, o di quella volta che è salito sul pony o al massimo che è andato al museo.

Andare a cavallo di un drago (emozione positiva, s'intende.. perché le emozioni si possono anche immaginare!)

Chiedi a una classe di bambini di prima, tendenzialmente piuttosto chiacchierini, di copiare vecchi quadri coi fiori. Come minimo ti aspetti caos e macchie.

O. Redon - Anemones (copia)

O. Redon - Anemones (immagine tratta da qui)


Jessica mi ricorda di imparare dai bambini, e fa bene. 
Per fortuna ci sono anche i bambini a ricordarmelo. Il mondo magico convive con una stretta aderenza alla realtà e al dettaglio, senza perdere la visione d'insieme, ed è lezione di vita.



(ho mescolato in questo post memorie di diverse attività realizzate nella scuola del Pulce, che ho potuto conoscere solo ora, a fine anno scolastico. I primi due disegni sono relativi a un progetto di alfabetizzazione emotiva, mentre la copia della natura morta fa parte dei lavori di immagine presentati in occasione di una locale festa dei fiori)

lunedì 28 maggio 2012

E' il tempo

E' il tempo dei pappi dei pioppi che dilatano il tempo volando sospesi al rallentatore.

E' il tempo dei capelli corti, dei piedi nudi sul cemento caldo e nel fresco dell'erba, delle cene nel portico, dei giochi all'aperto di sera.

E' il tempo del cristallo di luce, che la luce va tardi a dormire e cerchiamo i papaveri per raccogliere la camomilla.

Un tempo di promessa di tempo, di aria profumata di caldo, di denti sbilenchi. Un tempo di parole arricciolate, ginocchia sbucciate e disegni ancora vivi.


giovedì 17 maggio 2012

Sono ricca


Senza conoscersi,
sentirsi riconosciuta


e riconoscente.

                        Grazie, Sybille

sabato 12 maggio 2012

Produci, consuma, crepa. E sii felice

un urlo dai muri di città

Leggo minimo., le riflessioni di Elle sulla ricerca per American Express che ha identificato un trend emergente tra gli italiani, definiti Potenzialisti, "che si stanno allontanando da una visione materialistica della vita per abbracciare esperienze significative che arricchiscano la loro vita quotidiana".

Partono le mie, di riflessioni, e gliele scrivo: sono più che contenta che sia già stata rilevata in Italia una tendenza significativa a spostare i valori verso i principi esposti nel Manifesto, che tanto ci ha dato da pensare ultimamente. D'altro canto mi lascia amareggiata che a questa tendenza sia stato dato un nome “dall’alto” (non da dentro) e che il gruppo così individuato serva solo per individuare una fetta di mercato a cui indirizzare in modo più mirato le campagne pubblicitarie. 

Ma di cosa mi stupisco?

Sono proprio in mezzo al trend, fino al collo: mamma blogger creativa (almeno dal di fuori) tra tante, ho un bambino piccolo, un blog che si intitola "il Viaggio Emotivo" e l'altro che fa il tifo per le "Politiche per la felicità".

Qualcun'altro aveva già cominciato a cavalcare la tendenza, alla grande.



Ecco un teaser dalla campagna pubblicitaria Chicco "La felicità è un viaggio... che inizia da piccoli". Un altro slogan è: "cambia il mondo", ma vale la pena leggersi tutti i "10 Valori" e la descrizione del "Laboratorio della Felicità".

Momento di disorientamento. C'è qualcuno che pensa di sapere cosa voglio meglio di me. E' molto bravo nel suo lavoro, mi sa che ha ragione.



video tratto da qui

Ok, mi avete beccata, sto proprio in mezzo al trend, ma la carta di credito -PROPRIO PER QUESTO- non mi serve e non la compro lo stesso.  

mercoledì 9 maggio 2012

La casa ecologica è una roba da ricchi

La casa ecologica è una roba da ricchi.
Se uno la legge così questa frase è un po' una provocazione. Ma se ci si mette il punto di domanda diventa il legittimo interrogativo che ci siamo posti al momento di comprare una nuova casa.
"La casa ecologica è una roba da ricchi?"
Da non addetti ai lavori, lontani dal conoscere imprese e professionisti con una formazione che includesse cose tipo impronta ecologica, annessi e connessi, abbiamo fatto queste ingenue riflessioni, e le scelte conseguenti (possibili).
Secondo noi una casa almeno lontanamente "ecologica" doveva essere: non nuova (non c'è più bisogno di costruire case qua da noi, ci sono un sacco di case vuote) e vicina ai luoghi che frequentiamo sempre, per non essere obbligati a usare mezzi per ogni spostamento e consumare meno tempo e carburante per andare al lavoro/scuola. E poi desideravamo un pezzo di cortile, per restare vicini alla terra.
Così abbiamo avuto la fortuna di trovare una casa da ristrutturare, e i nodi -le scelte- sono venuti subito al pettine: isolamento termico, impianto di riscaldamento, impianto idraulico.. che fare?



La casa, con una struttura tradizionale del nostro territorio, aveva già il vantaggio di essere ben esposta e protetta da un portico, alto e profondo, che in estate tiene lontani i raggi del sole e in inverno lascia entrare la luce dorata, obliqua. Non restava che trovare altri modi per farla dialogare col sole: abbiamo aperto un abbaino sul tetto per illuminare la zona notte, montato un tunnel solare (light tube) per illuminare un bagno molto scuro, allargato le aperture verso sud per ovviare all'ombra del portico, tagliato -in alto- il muro divisorio tra un bagno molto luminoso e la piccola lavanderia, cieca.
light tube - immagine tratta da qui

E' stato montato un cappotto isolante e sono stati scelti infissi adeguati. La casa ne è uscita molto isolata ma anche umida. Per evitare le muffe bisogna areare, ci hanno detto. Ma allora che senso ha isolare? Abbiamo montato degli scambiatori di calore, e a volte serve attaccare il deumidificatore, ma così si consuma energia.. (Grazie agli incentivi) montato i pannelli solari, montato i pannelli fotovoltaici, integrato il riscaldamento e sostituito il deumidificatore elettrico con una stufa usata, per sfruttare la legna del Campo..
Ma come integrare il riscaldamento tradizionale con la stufa? Come collegare la lavatrice all'acqua bollente dei pannelli solari senza fare mischiare, poi, tutti i colori dei panni?
Ben lontani da una casa passiva, con una casa comunque troppo grande per essere solo essenziale, una casa che è un investimento ma pur sempre un grande debito, continuiamo a farci domande.
(E -per ora- la risposta alla domanda dell'inizio è -almeno qui- purtroppo -secondo noi- si.)

venerdì 4 maggio 2012

La mia famiglia e altri animali


Se guardo la copertina di questo libro capisco da quante mani è passato, letto, prestato e tornato alla mia famiglia. Forse "La mia famiglia e altri animali" è l'unico romanzo che io stessa ho letto due volte.
L'ultima poco fa, in vacanza al mare, in campeggio, nelle valli di Comacchio. 
Pur avendolo letto da ragazzina mi ricordavo molto bene molte scene, mi ha fatto ancora ridere e mi ha messa un po' in discussione, ad esempio: perché non posso far portare a casa un granchio mezzo putrefatto al Pulce per la sua "collezione"? (La risposta -me ingenua- la scopro nel lungo viaggio di ritorno col camperino..).

Però ho guardato meglio un granchio da vicino, e non ho proprio capito cosa fossero quelle placche trasparenti che aveva, lui solo, sul dorso e sulla chela (raccolte di uova!?!?!).


Che tipo, Gerald Durrell. Figlio di colonialisti, collezionista di animali, studente non convenzionale, ha ridefinito il senso degli zoo nell'epoca moderna e incendiato la fantasia di generazioni di ragazzini, me compresa.


Mentre sono ancora un po' malata ne approfitto per guardarmi (fingendo di capire tutto l'inglese) la vecchia serie in 10 puntate che la BBC (1987) ha dedicato a questo libro tanti anni fa. Per fortuna la sceneggiatura è molto fedele al testo! ;-)

immagine tratta da questo interessante post


Poi credo che andrò a ordinare questo



e questo


sperando di guarire presto, per tanti comprensibili motivi..


I Venerdì del Libro sono un'idea di Home Made Mamma!

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