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venerdì 18 marzo 2011

Terra


Mio fratello questo bel poster l'ha trovato qui, ed io prontamente glielo rubo.

Anche se alcuni ricordano che i giapponesi non amano esporre la loro bandiera nazionale perché ha connotazioni negative relative alla seconda guerra mondiale, trovo che quest'immagine renda perfettamente lo shock della catastrofe giapponese nell'immaginario collettivo (occidentale).

Almeno, io sono shockata. Non ho parole, mi serve un'immagine.

E mi vengono in mente le immagini di un documentario (ben più crudo di questo) che ho visto alle superiori, un documentario sugli effetti -nel tempo- delle radiazioni su un uomo in un rifugio antiatomico.

Aver studiato medicina ed aver vissuto le paure di Chernobil non aiuta ad abbassare il livello d'ansia.
Penso ai bambini.

Il livello di tensione resta alto anche perché il Ciccetto è di nuovo malato e insonne.
L'ansia si accumula, non si può sciogliere nel sonno, si somma alle preoccupazioni per una mamma mia paziente (lo so, non dovrei) che vedo tutti i giorni per non imbottirla di farmaci (speriamo che basti).

Un po' le pulizie aiutano. Metto i guanti di gomma gialli e la testa per un po' può farsi i fatti suoi mentre lavo il bagno (e il resto). Ok, e poi?

Uno spiraglio di sole, il Pulce accanto a me. Sfoderiamo le bustine di semi primaverili e ci diamo dentro a cavar sassi dalla terra, zappettare, strappare erbacce. Prepariamo il terreno ed affidiamo manciate di semini alla buona sorte, al terreno, alla piogga, al tepore che verrà.

Ho bisogno di pensare alla bella terra, alla terra buona sotto i miei piedi, intrisa di acqua, quasi fango.

Perché al mio pianeta no, oggi non posso.

3 commenti:

  1. La paura è tanta, anche per me. Paura da mamma, ma anche da abitante della terra in generale. Paure che si sommano una all'altra. Il GIappone. La guerra contro Gheddafi. Il disastro ecologico del petrolio dell'anno scorso. Perchè son cose che non passano. Magari ad un certo punto i telegiornali non ne parlano più, ma le cose continuano ad andare avanti. Così io non comprerò più pesce, perchè se arriva dall'ovest probabilmente si è imbibito di petrolio, se arriva dall'est probabilmente è radioattivo. E non ci sono confini fisici. Ogni tanto da fatalista mi chiedo se arriveremo fino al fantomatico 21-12-2012. Ogni tanto semplicemente guardo mia figlia e mi viene da piangere.

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  2. affondare nelle terra. mettere le mani dentro dentro. anche a me piace molto. ti riporta all'essenziale e annulla le parole.

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  3. @ mammamammina71: si, tante cose stanno succedendo. Per non parlare della guerra. Ogni tanto sento che siamo dentro la Storia. Ogni tanto mi commuovo.

    @ mammainverde: oggi l'ho rifatto! mi serviva! ;-)

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