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sabato 31 dicembre 2011

Intimacy

Idealismo ferito.
Ricominciare. Da dentro, verso l'interno.

Indietro, fino al brodo primordiale ;-)

foto di DanieleDG

Fuori: globi dorati, gocce di colore, cristalli di luce si coagulano sulla porta d'ingresso.



Una foglia lascia il segno sull'acciaio dello scivolo.


Ci arrampichiamo su una stella.


sabato 24 dicembre 2011

Volo via col Pulce

Lo so che mettere i disegni del proprio bambino sul blog alla lunga annoia.
Pace.

In questi giorni ho bisogno di vedere il mondo con gli occhi di un altro, perché i miei li ho troppo tenuti fissi sulle piccole e grandi miserie dell'animo umano, ed è doloroso l'eterno sconforto.
Allora portami via con te, per un attimo, bambino mio.

Portami nelle profondità del mare, che io qui non mi sento a posto. Hai imparato bene a fare la stella di davide, come ti ha insegnato lo zio;


che in ogni strato ci abitano animali diversi, lo so, me l'hai spiegato.


Portami nel tuo tunnel sotto la manica (tropicale?)


Ma portami al tempo dei dinosauri, che io qui non sono in sincronia.


Portami in campagna, in una fattoria. E che gli animali facciano i versi giusti, mi raccomando.


Portami in biblioteca, ho bisogno di spazio, silenzio, cultura.


Portami dal seme al frutto (yes!), e via così. Per fare tutto ci vuole un fiore.


Portami nei tuoi super laboratori segreti..



.. ci hai scoperto un sacco di cose calamitose!


Portami nel castello della fortuna, dove cantano i draghi.


Va bene, portami dai draghi sputa quori. Ma come parlano strano..


Portami in un prato di ranuncoli azzurri.


Alla casa rosa di Monet?


O all'isola della tartaruga?


Portami al grande totem con l'occhio!


Ma tienimi lontano dai cativi



- - -


Anzi, sto qui e salgo in piedi sul divano. Mi accompagni?

lunedì 19 dicembre 2011

Biscotti volanti alla cannella

Nel senso che che volano via in un attimo.
. . .

Ingredienti:

250 g farina
100 g zucchero
1 uovo
1/2 bicchiere di olio extravergine di oliva
2 cucchiaini di lievito in polvere
1 pizzico di sale
1 bustina di vanillina
1 pizzico di cannella
1 cucchiaio di miele

Impastare rapidamente, stendere la pasta, ritagliare i biscotti e cuocerli a 180° per circa 15 minuti.

. . .

Quest'anno ho fatto i biscotti belli e quelli buoni. Questi sono quelli buoni. La ricetta me l'ha data quella santa donna della Antonia.
Vanno bene per quelli col colesterolo alto, per quelli intolleranti al lattosio, ma soprattutto vanno bene per i golosi. 
Ah, vanno bene anche per me perché di solito ho sempre in casa tutti gli ingredienti e se ne ho voglia li preparo, in tutta agilità.
Non ho contato le calorie. Danno l'idea di essere piuttosto leggeri, a meno che uno non li intinga nella panna montata come ho fatto io a merenda (con ottimo risultato, peraltro).

Helleborus niger (1989). Dalla mia nonna paterna fiorivano a Natale, sotto la neve. 
Perché per disegnare, signora mia Di Danno, ci vuole la leggerezza! :-)

domenica 18 dicembre 2011

Spille fiore di lana infeltrita: nuovi esperimenti con le cuciture

Mi stupisco sempre quando guardo i post più letti di V1MB e ci trovo i due post sulle spille di lana infeltrita a forma di fiore dato che non ne realizzo quasi mai.
Però so che molti capitano qui per dare solo un'occhiata alle immagini colorate, raccogliere uno spunto e via, e allora ai miei lettori fugaci dedico questa piccola carrellata di spille di feltro che sto preparando per farne dono festoso.

La prima spilla mi piace molto. Avevo ricavato una cucitura infeltrita da un maglioncino color fragola, di lana piuttosto sottile, difficile da utilizzare. Per dare consistenza al materiale ho provato a creare tanti nodi ravvicinati sulla cucitura-cordoncino e poi  l'ho avvolta su se stessa, cucendola a spirale sul retro. La foglia è tagliata da uno dei miei maglioni preferiti, verde sottobosco, intenso e screziato.
Mi piace l'effetto tridimensionale, irregolare, del fiore. Sono petali o nodi?



Questo fiore azzurro è più lineare. Un'amica di mia mamma si è ricordata che mi piace infeltrire i maglioni e mi ha regalato un po' di pezze di lana che non usava più. E' stimolante poter contare su nuovi materiali, dai particolari unici. L'azzurro di questo fiore si mescola un po' col grigio e con un azzurro più intenso, perché il maglione originariamente era a rombi. Poi mi ci metto anche io che quando faccio la lavatrice ad alta temperatura per infeltrire la lana metto tutte le pezze insieme e così qualche colore migra, andandosi a fissare sulla pezza vicina, ma solo su qualche filo. Si svela così la diversa composizione dei filati delle mie pezze e la loro propensione alla tintura..
Per il mio fiore azzurro ho deciso di non nascondere la cucitura vera e propria, utilizzandola anzi come motivo decorativo per schiarire ancora di qualche tono l'effetto finale del fiore ed aumentare il contrasto rispetto all'ovale-foglia che lo sostiene. Un risultato un po' sull'astratto, tenero ma astratto!



Il fiore-stella cometa mi smuove sentimenti contrastanti: è il primo con gli angoli acuti, i materiali sono corposi, delle lane infeltrite molto spesse ricavate da maglioni fatti a mano, con tante piccole irregolarità di superficie.
I colori sono intensi. Ho usato il procedimento del fiore per la Gio, ma da una striscia di lana ho tagliato pochi petali a punta, uno in fila all'altro. Poi ho utilizzato l'avanzo della striscia, che a questo punto aveva assunto un profilo a zig-zag, per creare la spirale centrale, lasciando verso l'esterno proprio il lato irto di solchi e punte.
Un fiore un po' aggressivo, questo.



Forse meglio stare sul rassicurante, si tratta di regali! Mi vengono ancora un paio di piccole spille fiore tondeggianti e soffici. Quale decorazione migliore per un sacchetto di biscotti alla cannella appena sfornati? :-)



Bello ritrovare il gusto di toccare i feltri di lana e sentirci passare attraverso l'ago facilmente, come se niente fosse. E' colpa di mia mamma che mi ha portato a casa i nuovi maglioni da infeltrire, è colpa del Pulce che si è ricordato del suo ago da lana ed ha voluto imparare il punto festone. 


Ad entrambi, e ai miei lettori fugaci, un grazie caldo come un abbraccio.

martedì 13 dicembre 2011

Colorare con lo zucchero: biscotti di pasta frolla decorati con la glassa all'acqua

Da quest'anno si ricomincia coi regali fai da te: ecologici e... direi... eventualmente compostabili, nel caso non siano graditi: pasta fresca fatta in casa per i nonni diabetici e... biscottini per i più golosi e fortunati ;-).
Biscottini della festa, decorati e stradecorati, però!!

Ecco a cosa servivano tutti i biglietti di auguri e le formine di pasta di sale..

foto di Pietro D.




La glassa all'acqua colorata è facile e immediata, da preparare.

















I biscotti di pasta frolla un po' meno, ma con l'aiuto del papà e del Cic che giocano con le formine non è un'impresa impossibile sfornarne una buona quantità in una sola serata.









La parte più bella e laboriosa però è stata la decorazione, regno mio e del Pulce :-)






















I pennarelli lavabili con l'uso eccessivo ormai hanno lasciato una traccia indelebile sulle mani del Pulce. Giuro che sono lavate.

Al di là del divertimento e della fatica, un'attività interessante.

Ho cercato di insegnare ancora una volta al Pulce (con l'esperienza) che ogni attrezzo ed ogni materiale ha un suo modo speciale per essere utilizzato. Un conto è disegnare a pennarello e un'altro è spennellare glassa su un biscotto o attaccare singole codette di zucchero in punta di stuzzicadenti.


Poi ho cercato di insegnargli (ancora una volta) che tenere in ordine la propria postazione di lavoro e le attrezzature è importante per il risultato che si vuole ottenere. Se uno prende un pizzico di codette con le mani appiccicose di glassa queste rimarranno attaccate alle mani e non cadranno mai sul biscotto! ;-)

foto di Pietro D.

Infine ho cercato di insegnargli che un conto è dover decorare un singolo biscotto, un conto avere da decorare vassoiate intere di biscotti in una serata, spesso uguali tra loro: bisogna ottimizzare l'ordine delle operazioni e procedere per fasi di lavorazione e magari lavorare su più biscotti contemporaneamente.

foto di Pietro D.

E io?

Io ho imparato che si può vivere qualche attimo come in un libro per bambini, se lo si vuole (e si è fortunati).

foto di Pietro D.

E poi che anche le cose più piccole possono essere significative, facendole insieme: non ci vergogneremo di donare un regalo così, fatto da noi, anche se minimo.


E poi ho imparato che è a volte è difficile insegnare le cose ai bambini. Bisogna avere tanta tanta pazienza e non si può essere tanto schizzinosi: come minimo ci si può ritrovare con un tappeto di codette di zucchero sotto il tavolo della cucina (e codette per la casa per giorni e giorni e giorni a venire...)

sabato 10 dicembre 2011

Biglietti di auguri fai da te con i cartellini dei prezzi riciclati e Tetra Pak

 foto di Pietro D.

E' finito il tempo in cui potevo contare su vestiti di seconda mano per il Pulce: ormai è da un po' che ogni stagione mi devo rifornire di tute al supermercato e con le tute mi capitano in casa un sacco di inutili grucce di plastica e etichette/cartellini col prezzo di cartone, che raccolgo in un cassetto per un'improbabile utilizzo creativo. Ma ecco che il loro momento è giunto: sono fatti di un cartone molto pesante e compatto, liscio, ben tagliato, ed hanno già il buco in cima: dei perfetti biglietti di auguri! Neanche a comprarli in negozio troverei di meglio, peccato siano già disegnati..


Per ovviare al problema abbiamo steso la nostra collezione di etichette grezze su dei fogli di giornale e ci abbiamo dato dentro, io e il Pulce, con gli acrilici puri, non diluiti, abbondando con l'oro e l'argento, ovviamente.


Io tendevo al monocromatico, mentre il Pulce ha suggerito giustamente di provare a mischiare i colori normali, rosso e verde, con quelli "speciali", oro e argento, creando sfumature uniche e irripetibili. Abbiamo anche provato a sfruttare l'effetto "materico" dei colori stendendoli in direzioni diverse sullo stesso cartellino per creare effetti di superficie. Di certo cartoncini così nei negozi è impossibile trovarli ;-)


Dopo aver fatto asciugare il colore abbiamo pensato alle decorazioni: ho preso ispirazione da Cristina Sperotto (stupendo il suo riuso del tetrapack!) ed ho aperto un cartone del latte per recuperare il prezioso materiale che nasconde: una superficie lucida, liscia, color argento chiaro, super natalizia e facilmente lavorabile con le forbici! Invece il Pulce è tornato a rovistare nell'armadio dei lavoretti portando con se un foglio di gomma crepla rosso vermiglione, che non vedeva l'ora di ritagliare..


Abbiamo disegnato semplici motivi natalizi sul retro del Tetra pak e della gomma crepla con un pennarello sottile indelebile e poi abbiamo cominciato a tagliare e comporre le decorazioni sui cartoncini fissandole con la colla vinilica.



Ogni scarto è venuto buono.. La considerazione che mi viene è che forse una perforatrice a forma di stella e una a forma di fiocco di neve a conti fatti potrebbero essere un buon investimento per me ;-)

...

Infine.. abbiamo fotografato i biglietti di auguri per V1MB! (questa volta con l'aiuto di un amico curioso di esplorare le potenzialità della sua macchina foto nuova di zecca. Grazie Pietro e DanieleDG!!!)

 foto di Pietro D.

  foto di Pietro D.

  foto di Pietro D.

  foto di Pietro D.

 foto di Pietro D.

Il retro? abbiamo incollato un foglio colorato per coprire le scritte dell'etichetta e poterci scrivere i nostri auguri personalizzati, anzi personalizzatissimi.
Certo, in quanto a biglietti personalizzati e riciclati ultimamente siamo proprio in buona compagnia...  :-)
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