Un nuovo consiglio di lettura, un altro libro per fare: "Star wars. Droidi di carta".
Questo agile fascicoletto contiene una collezione di tre paper toys, oltre a pagine che descrivono tanti altri droidi e robottini vari presenti nella celeberrima saga.
Dopo Papertoy Monster, costruire questi modelli pare una passeggiata e tra l'altro non ci vuole neanche la colla: in un attimo i disegni fustellati si staccano dalla pagina cartonata e si montano. Stavolta il Cic, che ha ricevuto il libro per i suoi 6 anni, ha potuto collaborare più attivamente, anche perché le dimensioni rendono tutto più facile.
Questo consiglio librario è sicuramente fuori stagione, più adatto alle brume e ai raffreddori invernali che a questa primavera che scalda e profuma l'aria, ma magari può tornar utile quando la torrida calura estiva del primo pomeriggio ci porta a restare in casa all'ombra, fermi, ma con la voglia di fare.
"Papertoy Monsters" è un libro che si può leggere o meno (in inglese), ma soprattutto si deve smontare pagina per pagina per costruire piccoli mostri di carta, imparando man mano a padroneggiare l'arte dei paper toys e dei papercraft.
In estate si potrà cominciare da questo progetto rinfrescante, ad esempio.
Mentirei se dicessi che i mostriciattoli che si vedono fotografati qui sono stati fatti da me insieme ai miei bambini. Col cavolo.
I paper toy sono sicuramente alla portata del Pulce, ormai decenne, ma fino ad ora non è ancora stato catturato dalla passione ipnotica di questo piccolo costruire.
Per cui per lo più me la sono dovuta cavare da sola, negli ultimi mesi, sotto la rigida supervisione del Cic - il più fanatico appassionato - nelle sue fasi di irritazione da malattia virale, il cui unico sollievo in certi picchi febbrili sembrava essere la visione ossessiva dei Blu-ray di Star Wars a rotazione oppure l'assistenza alla sottoscritta mentre imprecavo silenziosamente tra me, alle prese con le pieghe e incollature più rognose.
E' stato più facile quando mi sono resa conto che potevo facilitarmi la vita selezionando i mostri da costruire di volta in volta non solo in base all'amore-a-prima-vista ma anche all'etichetta in cima alla pagina che li divide in tre livelli di difficoltà. Capito bene come funziona con gli easy poi è tutto in discesa.
Il bello di questo libro è che i progetti (dell'autore e di altri 24 creatori di paper toys) sono studiati molto bene, e le pagine sono pre-ritagliate, rendendo tutta l'operazione di costruzione molto veloce.
Bisogna farsi un po' la mano con la fase di incollaggio delle linguette (che tengono insieme il tutto), ma dopo aver provato un po' di colle - scartata la stick, troppo secca e poco resistente, e la uhu extra, troppo lenta ad asciugare - abbiamo trovato che la uhu twist&glue ad esempio va decisamente bene. Con la vinilica non ho provato. Un altro accorgimento è tenere a portata di mano uno stuzzicadenti per le incollature più "profonde" e avere ogni tanto a disposizione le dita piccole di un cinquenne malato, disposto a tenere un minutino adese due superfici di carta.
La ragazzina qui sotto è molto più brava di me a dare un'idea del processo di costruzione:
Il libro viene da lontano, è in un'altra lingua (anzi sembra arrivare da un altro pianeta), ma se ci si pensa è piuttosto economico.
Quelle fotografate sono state ore liete e rilassanti, con la curiosità di vedere ogni volta nascere sotto i nostri occhi nuove forme bizzarre dalle brillanti trovate cartotecniche.
Avevo regalato un giorno ad un amico un progetto bellissimo, un paper automata - che sarebbe un paper toy cinetico - progettato da un esperto italiano. Il progetto, "WARNING! Air Pockets", è gratuito, ma farlo stampare a colori sui cartoncini dai giusti spessori è stata una spesa, per non parlare del tempo che c'è voluto per ritagliare ogni pezzo! Non credo il mio amico l'abbia ancora finito, per dire.
Se dunque non ci si vuole limitare a progetti gratuiti semplici, stampabili su un solo cartoncino come i primi papercraft con cui ci siamo cimentati, anni fa..
Se va avanti così tra un po' di tempo mi metto lì, guardo il Pulce che lavora (e dà gli ordini al suo papà) e il materiale per il blog è fatto. Un bel risparmio di energie (per me)! ;-)
L'ultima sua trovata (o quasi) è questo uccellino di carta. Piccolo, fragile, colorato. Fantastico.
Una specie di papercraft fatto in casa progettato da un remigino under 6. Che ridere.
Sembra che questa cosa della progettazione al Pulce vada proprio a genio.
Beh, a dire il vero il primo papercraft con cui mi sono cimentata non è stato il pappagallo blu, ma un insieme molto semplice e divertente che troneggia ancora sulla nostra mensola in entrata. Angu direbbe che l'abbiamo messo "in soàsa".. i nostri ospiti si trattengono sempre cinque minuti in più quando scorgono i nostri innocui e simpatici topini, eccoli qui:
Il fantastico sito da cui ho scaricato il PDF è 3eyedbear, a cui sono giunta da Toysblog, fonte inesauribile di spunti e.. links!
Oltre a Golddiggers, che vedete sopra illustrati, in occasione del rientro di Angu al lavoro dopo le vacanze di fine anno, ho costruito al volo anche Time-Manager, un regalino per l'occasione. Purtoppo non ho testimonianza fotografica della mia opera, che ora dovrebbe far bella mostra sulla scrivania del mio dolce consorte (se non è finito nella sua carta da riciclo).
Ciò che più ho apprezzato di Time-Manager è il fatto di essere di rapida esecuzione e SENZA COLLA!
Al tempo non avevo ancora scoperto un semplice trucco per facilitare l'esecuzione delle pieghe, altrimenti sarebbe stata davvero una passeggiata.
Devo rivelarvi il trucco? Passare una penna biro scarica sulle righe che devono essere piegate prima di eseguire le piegature; se sono rette ci si può aiutare con un righello!!
Infine ho realizzato anche NodderCat, che ora sporge le sue gambette dalla scrivania di un'amica amante dei gattini e delle cose kawaii (almeno spero!)
Alla ricerca di spunti per dei portatovaglioli di cartapesta. Ci servono assolutamente portatovaglioli di cartapesta!
Intanto mi sono rilassata con un papercraft, cimentandomi con un animale domestico facilmente gestibile per la nuova casa di Danyg, il mio fratellino; ecco il risultato!
Ma date un po' un'occhiata ai PAPER CUT di Peter Callesen .. questa si che è arte!!