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sabato 11 febbraio 2017

INIZIO LE MEDIE!!!! Primo anno della scuola secondaria di primo grado. Esperienze e impressioni

ebook zaino compiti tempo organizzazione gioco libertà famiglia

Queste le parole chiave attorno alle quali da mesi vorrei costruire una riflessione, legata all'inizio, per il mio figlio maggiore, della scuola secondaria di primo grado.



E questo il retro della custodia dello strumento che il Pulce sta egregiamente imparando a (decorare e) padroneggiare: il tablet, poliedrico ausilio per la didattica.

Il cambiamento

Io mi ritengo una persona decisamente riflessiva, fin troppo. 
Vorrei arrivare sempre "preparata" e riuscire a tracciare percorsi il più possibile "sensati" attraverso cui scivolare nei cambiamenti.

Per mesi ho atteso lo scorso settembre con una certa inquietudine, perché entrambi i miei figli avrebbero iniziato una nuova tappa del percorso scolastico ed avremmo quindi dovuto adattare i ritmi della famiglia in modo difficilmente prevedibile a priori.
Niente di drammatico, sia chiaro. Il Cic sarebbe andato nella stessa scuola del Pulce, con le medesime maestre, mentre il Pulce avrebbe cominciato le "medie" in una scuola stimolante ed in una classe che prometteva assai bene (già conosceva metà compagni!).

Però il periodo iniziale di adattamento alla scuola secondaria di primo grado per me - per noi - è stato ancora più faticoso del previsto.
I problemi principali sono stati il peso dello zaino e il carico di lavoro a casa.

Mettiamo pure che io sia un po' ansiosa. Mettiamo anche che mio figlio sia meticoloso nello studio, esigente, ma distraibile e poco organizzato. Mettiamo che fosse tutto nuovo e non riuscissi a capire come affrontare le nostre difficoltà, come confrontarmi con gli insegnanti, senza apparire invadente o giudicante.
Perché da un lato mi rendevo conto che era il Pulce a dover passare attraverso al cambiamento e non aveva senso sostituirsi a lui o iper-proteggerlo. 
Dall'altro lo vedevo sovraccarico (in tutti i sensi) e sentivo che si aspettava almeno un orientamento, se non un appoggio, da me.
Non riuscivo a capire se il problema del "carico" fosse eccessivo in generale o se fosse legato al necessario adattamento e ad un'immaturità relativa del mio ragazzino. 
Intanto tutta la famiglia cominciava a risentire della situazione, perché il tempo che prima passavamo insieme a fare cose che potevano piacere ed interessare tutti, ora si doveva destinare al tempo di lavoro a casa del Pulce; non riuscivamo a capacitarcene, non ci sentivamo più liberi, anzi ci sentivamo depauperati del tempo di qualità passato insieme; temevamo che soprattutto il nostro studentello, pur entusiasta e volenteroso, alla lunga ne avrebbe risentito fisicamente e moralmente.

Le strategie di adattamento

Mi sono confrontata con altri genitori: per alcuni non c'era alcuna difficoltà, o almeno così dicevano, altri mi guardavano scuotendo la testa, esterrefatti ed impotenti di fronte allo stravolgimento in atto anche nelle loro famiglie.

- Abbiamo cominciato ad affrontare il problema oggettivo dello zaino e l'abbiamo messo sulla bilancia: pesava quasi la metà di mio figlio (effettivamente lui è molto magro ma i libri sono mostruosamente ipertrofici, a mio non tecnico giudizio).
- Ho sospeso tutte le attività pomeridiane facoltative della scuola ed extrascolastiche (io sono più per il gioco libero ma mio figlio invece vuol portare avanti le passioni che condivide con gli amici come la robotica e gli scacchi...) per poter affrontare con più calma e tempo il cambiamento.
- Abbiamo ottimizzato la postazione studio e cercato di fare ordine ai mille libri del corredo scolastico. Abbiamo aggiunto una luce di lettura e progettato (mio marito ha costruito) una base con separatori verticali molto fitti da appoggiare sulla mensola sopra la scrivania. in modo che i libri, morbidi ed alti, potessero stare "in piedi" insieme ai quadernoni senza distruggersi o scivolare ad ogni estrazione di un volume.

PRIMA E DOPO. A sinistra, primo anno di scuola primaria. A destra, primo anno delle medie.





































- Mi sono consolata leggendo di altri genitori perplessi come noi (ridiamo per non piangere)
- Mi sono fatta consigliare dalla saggia Sybille, e così è venuto fuori che ci sono indicazioni del Ministero della Salute (per quanto possano valere) sul tema del peso degli zainetti:
il peso degli zaini non dovrebbe superare il 10-15 per cento del peso corporeo dell’alunno che lo indossa
- Mi sono fatta coraggio ed ho contattato il dirigente scolastico e quindi la coordinatrice di classe sperando di trovare persone disponibili ed aperte a trovare una soluzione insieme...

...ed ho avuto un'accoglienza e una dimostrazione di professionalità ed umanità davvero eccezionali da parte della coordinatrice, che mi ha dato informazioni sul "sistema" della scuola "media", ha riflettuto con me, ha mediato con gli altri professori, ha voluto tenere aperto un dialogo diretto per verificare gli esiti degli interventi. Insomma ha fatto e sta facendo tutto il possibile.
Che sollievo!

Lo zaino è troppo pesante!

La prof, per prima cosa, ha suggerito di monitorare il peso dello zaino, che abbiamo controllato tutti i giorni per una settimana. La media era realmente e oggettivamente insostenibile. 
Non credo che per mio figlio tenerlo sulle spalle per qualche minuto mentre scende dall'auto e sale in classe possa costituire un concreto danno al sui sottile scheletro, non  voglio estremizzare. Però sicuramente gli impedisce di guadagnare aree di autonomia nello spostamento da scuola a casa in bicicletta, cosa che molti suoi amici hanno cominciato a fare. Per un bambino esile, magari non sicurissimo in bici, avere un peso spropositato costituirebbe un serio pericolo per la sua sicurezza in strada.
I professori hanno capito e quindi cercato di "ottimizzare" la distribuzione delle materie (ma fanno comunque 6 ore al giorno!); noi intanto abbiamo creato un piccolo scatolone personale con il materiale da lasciare a scuola (arte, tecnologia, fogli vari). Così anche le valigette supplementari sono state eliminate.
Il consiglio di classe ha poi autorizzato il Pulce ad usare il tablet e gli ebook al posto dei libri cartacei, così è iniziato un periodo di conoscenza e sperimentazione a casa che ha l'ha portato, dopo circa un mese, a decidere di provare ad usarlo anche a scuola.

Il tablet e i libri di testo in formato digitale

 

Abbiamo deciso di fare l'investimento, anche se eravamo dubbiosi sulle sue abilità con il nuovo mezzo perché lui non ha giochi elettronici né lo smartphone, per cui in un certo senso avrebbe dovuto iniziare da zero.
Abbiamo acquistato per lui un modello con schermo grande, potenza e velocità per gestire le immagini e i video, senza scheda SIM ma con una vasta memoria interna per poter scaricare tutti i libri senza dover necessariamente accedere alla rete internet per consultarli. Inoltre una economica stilo per touch screen.

La realtà però è molto variegata e talvolta squallida. Non c'è un formato standard o un'applicazione/portale su cui trovare tutti i benedetti ebook! Ogni casa editrice si è dotata di un suo servizio, a volta obsoleto o di scarsa qualità, per cui si devono creare diversi account personali, uno per ogni casa editrice. 
E' una caccia al tesoro trovare i coupons con i codici da inserire e seguire tutti i vari passaggi per le autorizzazioni, ma noi ce l'abbiamo fatta quasi per tutte le materie.
In compenso abbiamo un'inutile collezione dei DVD e CD allegati, finita subito in qualche remoto cassetto.

AGGIORNAMENTO 2018: ogni anno le App vengono modificate ed aggiornate, spesso con ulteriore confusione nella fase di recupero e download dei libri.

Ecco le esperienze del Pulce, dopo qualche mese di utilizzo intensivo: la curva di apprendimento è stata rapida. Grande la soddisfazione di poter effettuare i compiti su esercizi interattivi, ascoltare i brani in lingua con immediatezza per imparare la pronuncia, aggiungere note ai testi e sottolineature.
Contro le mie aspettative, il Pulce è passato con molta efficacia anche allo studio "puro" sul formato digitale, mentre io immaginavo che a casa avrebbe mantenuto l'uso del libro cartaceo (come invece avrei fatto io!!!).



Abbiamo presto deciso di aggiungere alla dotazione una leggera tastiera bluetooth per facilitare e velocizzare la scrittura di testi, per i compiti/note più corpose.
Dopo il mio giovane "apripista", altri bambini della classe hanno cominciato ad usare l'ebook a scuola, anche se dal resto del gruppo talvolta vengono presi di mira con battute e scherzi. Basta poco per essere considerati diversi, a quell'età!

La pagella degli ebook
(in nostra dotazione)

Aggiornamento 2018: questo capitolo si presta naturalmente ad essere rapidamente superato nel corso degli eventi. Dopo 3 anni di uso degli ebook comunque restano pochi i libri veramente interattivi e le applicazioni con un elevato standard di usabilità, purtroppo.

Ci sbilanciamo ad esprimere qualche personale opinione (mi fido del diretto interessato, ovviamente), dopo qualche mese di utilizzo intensivo delle seguenti applicazioni. Ovviamente non entriamo nel merito dei contenuti e ci riferiamo alle versioni istallate sul supporto del Pulce, che però è uno degli Android più nuovi e standard.

Scuolabook

Cover art 

"oltre l'immagine", ed. Atlas. Libro digitale Non Classificato. Non siamo riusciti a trovare il coupon. Il servizio assistenza non ha aiutato, quindi se vi interessa il libro digitale state molto attenti alla copia cartacea che vi arriva. Visto quanto già avevo speso per i libri cartacei, mi sono rifiutata di ricomprare la versione solo digitale.
MEbook
Cover art

LIBRO: "10 in tecnologia"
PARERE: positivo, ricco di contenuti, interessante.

Booktab

Cover art


LIBRO:"À ton tour!"
PARERE: super positivo, efficace, utilissimo.


My bSmart



Giudizio generale sull'applicazione: PESSIMO! Totalmente instabile, inaffidabile, crasha di frequente e ciò non è bello se si è in classe e si deve seguire la lezione.

LIBRO:"Playlist"
PARERE: libro digitale Non Valutato. Abbiamo deciso di tenere il testo cartaceo per facilitare la lettura durante l'esecuzione.
LIBRO:"Nodi del tempo"
PARERE: positivo. Carte interattive, versione audio dei capitoli così se uno è stanco si fa un po' "raccontare" la storia e sembra di fare meno fatica.
LIBRO:"Make it"
PARERE: super positivo. Come per il libro di francese, anche quello di inglese, nella versione digitale ha più di una marcia in più.

LIBRO:"Kilimangiaro plus"
PARERE: positivo. Come per il libro di storia, qualche interattività e video esplicativi.
LIBRO:"La sostanza dei sogni"
PARERE: positivo, anche qui esercizi interattivi. Dà soddisfazione poter subito verificare se si ha fatto tutto giusto!
eText Global


https://tse2.mm.bing.net/th?id=OIP.lpeEEsXmppktHmKqQoAe-QD1D1&pid=15.1&P=0&w=300&h=300

LIBRO:"Macromicro"
PARERE: positivo, esercizi interattivi e tanto audio. Mio figlio dice che certe risorse funzionano solo online, ma devo verificare.
 
Rizzoli - My Studio
 Cover art

LIBRO: "Obiettivo Competenze" (matematica)

PARERE: in generale piuttosto positivo, ma c'è pochissima interattività negli esercizi!!
LIBRO: "Datti un'altra regola" (grammatica)

PARERE: in generale positivo, ma ridicola l'impossibilità di eseguire sul tablet Androdid gli utilissimi esercizi di approfondimento (ExtraKit) di grammatica. Sono esclusivamente in formato Adobe Flash Player, che è un plug-in non più supportato da Adobe e quindi non installabile sul tablet.

Digitale_Capitello

 Cover art

LIBRO: "Chi cercate?" (religione)

PARERE: veste grafica più personale, piuttosto lento ma lineare.


Ci sono troppi compiti!



Con la prof abbiamo cercato di affrontare anche questo punto (che a dire il vero a noi genitori sta ancora più a cuore). Ma con minori risultati.
Sembra assurdo che siano i genitori di un bambino sveglio, curiosissimo, determinato, entusiasta, con ottimo profitto, a portare alla luce queste problematiche, lo capisco. Ma a me come genitore non importa solo se mio figlio ha messo in testa tutto quel che c'è nei libri, bensì primariamente il suo equilibrio generale, il suo benessere nel corpo, il suo potersi ancora sentir libero di giocare, la sua serenità nel crescere e cambiare continuamente.
Alcuni prof si sono impegnati a moderare/modulare il carico, ma non ho notato differenze significative: ovviamente per ognuno la sua materia è importante, ma l'effetto accumulo crea quantità oggettivamente notevoli di compiti a casa.
Temo che qui si tratterà di:
  1. riuscire a trovare una migliore organizzazione, e... 
  2. abbassare un po' gli standard, senza esagerare.
Gradualmente abbiamo reintrodotto alcune attività extrascolastiche che motivano il Pulce ad ottimizzare il suo tempo soprattutto per lasciargli il messaggio che non tutte le gratificazioni debbano per forza arrivare dalla scuola.
Inoltre io, dopo un mese circa di "accompagnamento" e guida ai metodi di studio, mi sono fatta da parte e l'ho lasciato, più sicuro, a lavorare a modo suo, perché prendesse le sue misure. 
Mi ci metterò di nuovo nel caso cominciassero ad emergere crolli nel rendimento, ma per ora non credo.

Una scuola da grandi

Ora lo vedo filare come un treno, fare tanta fatica ma con la luce negli occhi, la voglia sempre viva di tornare in una scuola piena di stimoli nuovi, "da grandi" (la musica suonata, la LIM, la musica che possono scegliere da ascoltare mentre dipingono, educazione motoria sul serio, le lingue straniere che finalmente cominciano a capirsi, i veri lavori di ricerca nei gruppi - estratti dal cappello parlante di Hogwarts, i progetti paralleli, le produzioni scritte su carta protocollo). Non si scherza.

Da poco i ragazzi hanno anche cominciato ad avere accesso alla piattaforma G Suite for Education dell'istituto, dove sperimentano la comunicazione digitale via mail e documenti condivisi, ma soprattutto cominciano ad apprendere l'uso, l'importanza dei limiti nella rete e, spero, un po' di netiquette.

Tutta invidia, la mia

La mia esperienza come studentessa di scuola media è stata tutt'altro che positiva, anzi traumatica potrei dire. Zero stimoli, tante frustrazioni, confusione e un contesto relazionale in cui non mi sono mai ambientata. Per fortuna sono venute le superiori.
Forse questi ricordi hanno inizialmente inciso negativamente sulle mie aspettative e sulla fiducia verso la nuova scuola, ma sono contenta che mio figlio stia vivendo un'esperienza totalmente diversa, che tiene viva la sua voglia di crescere, in tutti i sensi.

venerdì 4 luglio 2014

Videoletture per il Venerdì del libro. Solo libri letti ad alta voce

Negli ultimi anni sono diventati tanti i modi possibili di leggere.
Sto imparando a leggere sul tablet, ad esempio, con gran soddisfazione.
Sto esplorando la rete, e grazie alle video letture ad alta voce ci sto trovando libri che ormai non sono proprio più in circolazione, oppure sono molto lontani, nel tempo e nello spazio, in altri mondi culturali.

Lo scorso anno mi sono imbattuta nella mia prima videolettura, con "Guardie e ladri". E poi, grazie a questo mezzo, ho potuto apprezzare l'originale di "Quatre petit coins de rien du tout", oltre alla versione digitale.

Come si chiamano questi video? Reading aloud, libri letti ad alta voce, soprattutto per bambini.

Interessante, ho pensato: realizzare delle video letture/video libri utilizzando vecchi libri illustrati per bambini che non vengono più riediti potrebbe essere un strumento utilissimo per restituire visibilità ai libri.

E' un modo per "salvarne" le storie contenute e aumentare la "diversità culturale" del nostro tempo.

Non è un po' il lavoro che cerco di portare avanti, a momenti e a rilento, con quest blog? Una sorta di "recupero" di testimonianze culturali di un passato non troppo distante, che arricchiscano (di stili grafici, come di storie e di punti di vista) il panorama dell'offerta attuale.

Ho cercato, e cercato, ma in italiano ho trovato davvero poco.

Ci sono le storie raccontato nei video del Laboratorio di Comunicazione e Narratività dell'Università di Trento, ricercati dal punto di vista delle scelte di contenuti come dal punto di vista tecnico.
Guardatevi la loro versione de "Il piccolo bruco mai sazio" di Erik Carle.


Ci sono i video della entusiasta narratrice e youtuber Fania, Fania Tantestorie.


Poco altro, e spero di sbagliarmi, di non aver trovato le giuste parole chiave.

E all'estero? All'estero c'è un vero tesoro.
Libri di un tempo, libri di adesso che mai avrei scoperto, che mai avrei guardato, o avrei potuto mostrare ai miei bambini.
Sono in un'altra lingua? Chi se ne importa, anzi, meglio! I libri illustrati spesso hanno poche parole, e in un modo o nell'altro la storia la riusciamo a capire.


Storyline Online è un sito che raccoglie video di libri letti ad alta voce da attori della fondazione SAG (screen actors guild). Ci sono vecchie glorie del cinema così come giovani attori che leggono deliziosamente libri illustrati, con piccole animazioni.
A me piace un sacco Harry the Dirty Dog, letto da Betty White. Non l'avrei mai trovato nella mia piccola città, credo.



E poi ho trovato la vastissima collezione che Jacquelyn ha raccolto sul suo sito Just Book Read Aloud.

Ecco, Jacquelyn è stata una sorpresa, a partire dalla sua dichiarazione d'intenti, che sottende i criteri di selezione per la sua raccolta di video:
I miei figli AMANO ascoltar leggere libri ma io non ho sempre tempo di farlo. Le app dell'ipad mi irritano per il fatto che spingono a comprare libri di scarso valore. I siti internet di lettura sono difficili da navigare per i miei piccoli e sembrano pieni di giochi ed animazione più che di libri. Io voglio instillare amore nella lettura dei libri - non nel guardare una pseudo-televisione e nello shopping-online. Così ho stilato questo elenco di video per soddisfare i miei voraci "lettori". Spero che piaceranno ai vostri piccoli.                                                                             
          Questo sito sono SOLO libri letti ad alta voce da normali lettori (ma entusiasti!).
Su questo sito non ci sono pubblicità o altre opportunità di generare ricavi economici.
I bambini non possono uscire dal sito per seguire altri canali su youtube.
Su questo sito ci sono solo libri per bambini.
Durante la lettura normalmente i video mostrano i libri piuttosto che il narratore, perché penso che ciò possa distrarre dal libro.
L'animazione è limitata a delicati interventi di editing che evidenziano parti della pagina.
L'ordine dei libri viene modificato frequentemente per incoraggiare l'ascolto di nuovi libri.
Ah, il suo sito è anche compatibile con lo screen reader JAWS, per cui è accessibile a chi ha deficit visivi.

Ho scritto a Jacquelyn per suggerirle di aggiungere alla sua collezione dei video in italiano, e lei ha aperto un'intera sezione in altre lingue.
Other Languages Image

L'idea mi piace. Può essere un luogo dove fare incontrare culture diverse, condividere le conoscenze, perché anche nel nostro mondo globalizzato ci sono ancora libri stupendi (e film, e canzoni..) che restano relegati in una singola cultura per questioni di minoranza linguistica, o scelte di mercato, o altro.

E allora perché non "salvare" qualche libro ormai fuori catalogo, e magari poco accessibile anche al prestito bibliotecario? Perché non regalare ad altri un piccolo gioiello, nascosto nella nostra biblioteca?

L'ho chiesto a mio fratello, e lui mi ha regalato questo gioiello di video. E mi sono commossa. 

"I fratellini" - Einaudi 1972


Buoni libri, oggi letti ad alta voce, agli amici del Venerdì del Libro

venerdì 18 aprile 2014

Recensione del libro interattivo per bambini "Red in Bed" di Josh On

Cover art

Nelle mie esplorazioni in cerca di libri digitali interattivi di qualità per bambini mi sono fatta tentare da "Red in Bed" di Josh On e non ne sono stata affatto delusa, anzi.
Il libro-app è ormai installato sul tablet da più di un mese e regolarmente i bambini mi chiedono di riguardarcelo insieme. La grafica è minimale ed efficace, ci sono animazioni essenziali e piccole sorprese nascoste che rendono la fruizione piacevole ed equilibrata.

Red in Bed: kids book - screenshot thumbnail

Non è uno di quei libri-app che, nel panorama delle applicazioni per bambini si collocano più sul versante dell'app-gioco.
E neanche uno di quei libri-app che invece somigliano di più a una videolettura, con la voce narrante e le immagini che si muovono quasi come un cartone animato.

Il suo parente più prossimo è il libro cartonato sonoro, quello con i tastini musicali e le finestrelle, ma in meglio, decisamente.

Questo libro interattivo è disponibile per iPad e Android 4.1+ (la versione che ho io) e breve ma costa meno di quel che vale (secondo me, che non ho alcun vantaggio a scriverne).

Red in Bed: kids book - screenshot thumbnail

E' in inglese, ma da quando ho cominciato a seguire i suggerimenti di "La stanzetta inglese" la nostra biblioteca si è arricchita di diversi volumetti in lingua originale (sempre di seconda mano, ovvio ;) ) e le poche righe di testo di "Red in Bed" sono uno stimolo per ripassare i nomi dei colori in inglese, anche se inizialmente non era proprio questo lo scopo. Il libro viene presentato altrove come libro educativo, ma mica deve essere sempre per forza così!!

Qui i colori saltano e suonano, ogni colore una nota musicale, e si possono suonare come un vibrafono.
E attenzione ai colori nascosti e ai colori sbagliati! ;)

La storia è questa: i colori dell'arcobaleno si svegliano la mattina e, con la luce, si preparano a colorare tutte le cose del mondo. Ma il Rosso è malato! Allora se ne sta a casa mentre gli altri colori provano a sostituirlo, colorando ognuno qualche oggetto che sarebbe toccato al rosso: così le fragole diventano arancioni, le mele indaco e l'autopompa blu!

Red in Bed: kids book - screenshot thumbnail

Per fortuna alla fine il Rosso guarisce, così ogni cosa più tornare al suo posto e i colori possono riposare in pace dopo le fatiche dell'avventurosa giornata.

Ecco il video di presentazione:



Buona lettura, piccoli e grandi amici del Venerdì del Libro!

giovedì 13 febbraio 2014

"Four Little Corners": un libro digitale interattivo tratto da "Quatre petits coins de rien du tout" di Jérôme Ruillier (2004)


"Quatre petit coins de rien du tout" di Jérôme Ruillier

Ho da poco un tablet e mi sto studiando i rischi, ma anche le potenzialità.
Per il Venerdì del Libro oggi mi voglio addentrare nel mondo dei libri digitali interattivi per bambini - per comprenderne lo stato dell'arte (su Android, in Italia) - e così mi imbatto in "Four Little Corners", un'applicazione della compagnia spagnola DaDa che ha vinto a marzo il prestigioso "Digital Award 2013" rilasciato in occasione del Bologna Children's Book Fair.


Decido di fidarmi, scarico l'app; mi piace.
"Quatre petit coins de rien du tout"
"Four little corners"
"Por Cuatro esquinitas de nada"
"Die vier kleine Ecken"
                                                        .. e in italiano?

Non c'è in italiano, ma è semplice e piace da subito ai miei bambini di 4 e 8 anni, piace alle mie amiche. Approfondisco.

Ma cos'è che piace? L'applicazione nella sua interattività (elementare), o la storia?

E' la storia, certo! Inteneriti, abbiamo subito preso le parti del protagonista, un quadratino che rischia di restare escluso o di doversi adattare - snaturandosi - ad un ambiente che non è disegnato per lui!

photo 1
E la storia viene da un libro di carta, un libro del 2004, scritto da Jérôme Ruillier, un libro che nelle scuole materne in francia, e in spagna, è da tempo utilizzato per affrontare i temi della integrazione e della diversità, oltre che per lavorare sulle forme semplici. In linea di massima il testo fa così

"Quattro angolini"

Quadratino gioca con i suoi amici.
Drin! E' ora di entrare in casa. 
Ma Quadratino non può entrare! Non è rotondo come la porta.
Quadratino è triste. Vuole davvero entrare in casa.
Allora si stira, si ribalta, si gira, si piega.
Ma non riesce ancora a passare per la porta.
"Devi diventare rotondo!" dicono i Cerchietti.
Quadratino ci prova con tutte le sue forze.
"Ti devi concentrare!" dicono i Cerchietti.
"Sono rotondo, sono rotondo, sono rotondo..." ripete Quadratino
Ma non funziona! Cosa possiamo fare? 
Quadratino è diverso. Non sarà mai rotondo.
"Dovremo solo tagliarti via gli angoli!" dicono i Cerchietti.
"Oh, no!" dice Quadratino, "farebbe troppo male!"
I Cerchietti s radunano in salotto. Discutono per tanto tanto tempo.
Finché capiscono che non è Quadratino che deve cambiare...
                                                                                                             [...continua...]

Facciamo un giro in rete, ecco i materiali che preferisco:





Video passo uno con cerchietti e quadratino di feltro sulla lavagna.

Ma tanti altri sono gli adattamenti: animazioni, spettacoli per bambini, fatti dai bambini, con i timbri, con il gioco forza 4.. 


Senza dubbio questo è un libro che sembra nato per l'interattività...  digitale, di cartone, di stoffa!!!


E l'autore? 
Leggiamo su Babelio:
Jérôme Ruillier è un autore illustratore francese, nato in Madagascar nel 1966. Ora vive in Francia. Scrive di sé: "Ho studiato alla Scuola superiore per le arti decorative di Strasburgo. Appassionato più di alpinismo che di disegno, non ho mai raggiunto il diploma... Ora vivo a Voiron con Isabelle Carrier, anche lei autrice-illustratrice e insieme cerchiamo un "difficile equilibrio" tra i nostri due figli, Anouk et Mona, la nostra passione per la montagna e il nostro lavoro". 
In Italia è pubblicato il suo libro "Uomo di colore!", peccato.

Ma allora, questa app? 
Non ho mai sfogliato il libro originale, non so dire se l'app lo tradisca o meno. A me la grafica pulita, i colori brillanti e lo stile minimalista sembrano rendere ancora più universale la storia, da leggere e da giocare.



P.S.: "PlayTales Launches the Most Cost-Effective Interactive eBook Builder Available": chi si vuole lanciare a creare qualche bel libro interattivo.. in italiano!??!?!
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