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lunedì 15 giugno 2015

Tutorial: un autostereogramma fatto a mano (o quasi)

Qualche anno fa (direi negli anni Novanta) erano diventate di moda delle illusioni ottiche che sfruttano il fatto che abbiamo due occhi che vedono due immagini leggermente diverse: il cervello le unisce e ci fa vedere le cose in maniera più "tridimensionale". Si possono però nascondere all'interno di una singola immagine che all'apparenza non rappresenta nulla delle forme da far emergere poi in rilievo se la si guarda nel modo corretto: sono i cosiddetti autostereogrammi.

Rimando a wikipedia che ne sa più di me per chi volesse approfondire:
https://it.wikipedia.org/wiki/Autostereogramma

Io avevo questo libro:


E' un libro americano che fa anche un po' la storia di questa tecnica.

Rheingold, Howard; Tyler, C. W. et al.
Stereogram
Cadence Books, 1994.
ISBN: 0929279859.

Gli autostereogrammi sono molto affascinanti. C'è il piacere di scoprire qualcosa di nascosto, ma anche il fatto di dover superare un breve periodo di apprendistato per riuscire a "vedere" ti fa entrare in una sorta di famiglia di iniziati al "mistero". Alcuni hanno anche associato questa pratica alla meditazione: rilassa i muscoli degli occhi, metti l'immagine fuori fuoco...e attendi che compaia la forma.

Sono belli da vedere, le immagini assumono una luminosità intensa, irreale. Perché non provare a farli?
Servono:
– una depth map ("mappa delle altezze"): un'immagine in scala di grigi in cui le parti più scure sono quelle che compariranno più lontane, quelle più chiare saranno le più vicine. In pratica il nero puro sarà lo sfondo, il bianco la figura più vicina, le forme in grigio saranno tra questi due estremi a seconda della tonalità.
– una piccola immagine che si ripeterà per creare la texture di sfondo.
– un software che unisca i due elementi precedenti e faccia per noi l'autostereogramma.

Le depth map le creano normalmente i software 3D ma ovviamente un'immagine in bianco e nero la si può disegnare anche a mano. Ho chiesto a mio nipote di aiutarmi a disegnare sia l'immagine principale che la texture, ecco la scansione del foglio:


L'abbiamo riempita con dei livelli di grigio più uniformi rispetto a quelli di un disegno a matita scansionato male:

In questo momento la punta della stella, nera, sarebbe la parte più lontana. Non ci sta bene, quindi invertiamo l'immagine:


E' il momento di fare il "tile" della nostra texture, colorata secondo le indicazioni del nipote ("Falla sul blu"):


Ora diamo in pasto il tutto al programma gratuito Absird, per Mac. Ma ci sono molte alternative simili per altre piattaforme.
Ecco il risultato:

Rilassate gli occhi, sfuocate l'immagine guardando oltre lo schermo...e diteci come si vede. Secondo me la punta della stella non è ben definita, forse è troppo vicina e i tanti rettangoli confondono un po' le cose. La prossima volta faremo qualcosa di ancora più semplice!

In realtà il disegno che mio nipote vuole che faccia in 3D è quello del drago di "Dragon Trainer" ma sto prendendo tempo.


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