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venerdì 8 settembre 2017

Pongo Camp: un centro estivo fai da te

Inizio dalla fine.

Si è appena concluso il "Pongo Camp", progetto che ho immaginato dalla tarda primavera e si è concretizzato durante le vacanze scolastiche, tra un viaggio con i genitori e l'altro.



Non è ancora scemata la crisi esistenziale iniziata questa primavera, che mi ha portata nella direzione di chiedere gli ultimi giorni di "aspettativa per il figlio minore di 8 anni" ed utilizzarli per restare a casa con loro e con i loro amici, per quattro giorni alla settimana durante tutto il periodo estivo.
Il quinto giorno con i ragazzi rimaneva a casa un'altra amica, mentre io andavo a fare il mio turno al lavoro e davo un po' di continuità ai pazienti.

Tra questo impegno con 5-6 vitalissimi fanciulli tra i 7 e i 12 anni e le settimane di ferie agostane ho preso un po' di stacco dal lavoro e ho cercato di ricaricare le energie per affrontare con più coraggio le scelte difficili che mi aspettano.
Si tratta solo di riassestare in modo più sostenibile l'equilibrio tra lavoro-famiglia-soldi e i bisogni miei più profondi, che stanno emergendo dopo almeno 10 anni di rigorosa attività professionale.

Oltre a scegliere di regalarmi più tempo da vivere con i miei figli, la mia famiglia ha intrapreso un altro grande cambiamento, che ha reso più spontanea e sciolta l'espressione di tutte le emozioni, oltre ad averci rapito il cuore:

abbiamo adottato al canile un cucciolo meticcio che il Cic ha battezzato con il classico nome di "Pongo"!

Noi non abbiamo mai avuto animali da compagnia, a parte insetti stecco, pesci nell'acquario, una tartarughina d'acqua e, per brevissimo periodo, una tartaruga di terra neonata. Avevamo tutto da imparare!
Il periodo estivo e la maggiore presenza e continuità a casa sia dei bambini che mia è stata la situazione ideale per conoscerci subito bene, tra noi e il giovane peloso, e imparare a comunicare (per alcuni, anche non aver paura o schifo).

Certo che con Pongy abbiamo proprio vita facile.
E' un cagnetto bianco e nero, dal carattere mite anche se un po' testardo, le attitudini da cacciatore, con il naso sempre sulla traccia e il cervello che va in tilt quando ne trova una.
Ha il vantaggio che è coccolosissimo, ha il pelo (per ora) lucido e "autopulente" ed è bravissimo a fare la "faccia da canile" con gli occhioni lucidi e imploranti, le lunghe e morbide orecchie piatte sulla nuca, quando vuole ottenere qualcosa.

Eccolo qui in una posa che ci ricorda il Drago Fùcur della storia infinita, solo, in versione nera:


Tra i suoi vari nomi e vezzeggiativi c'è l'azzeccato termine di Accoccolosauro, anche se in realtà ama dormire e farsi coccolare pure in posizioni decisamente sfacciate, che sdrammatizzano a volte momenti di tensione intensa, come quando ad esempio mi ruba in spiaggia l'unico salviettone all'ombra. Sgrunt.





Ecco, questo splendido esemplare canino (che nei passanti suscita non di rado l'esclamazione: "Però! Bello, per essere un bastardino!!") è stato l'ideale catalizzatore del progetto "Pongo Camp", perché con l'occasione di portarlo a passeggio e a rinfrescarsi nel fiume, i ragazzi tutti i giorni sono stati ben felici di accompagnarmi nell'esplorazione di vari scorci della nostra campagna, quelli più freschi e ricchi d'acqua, possibilmente, come fiumi, canali e fontanili.


Tutti i giorni i ragazzini arrivavano a casa nostra alla spicciolata, le mamme a turno procuravano il cibo per il picnic di tutti e infine quasi sempre si partiva, a piedi o in bicicletta, per raggiungere il Campo dei nonni, in campagna.

Avevo una bella squadretta di ciclisti, con me: tutti col caschetto, ed io pure con il carretto del cane che fungeva anche da trasporto per le cibarie e i cambi; insomma non si passava inosservati.
Però questo è servito a fare gruppo, responsabilizzando i più grandi nei confronti dei più piccoli. Un po' ha funzionato.
Abbiamo visitato diverse volte la palata (diga mobile) più vicina al Campo, dove abbiamo esplorato l'ambiente stagnante delle secche del fiume e i ragazzi mi hanno aiutata a raccogliere vari campioni di acque verdastre e fanghi per soddisfare la mia neonata curiosità ed esercizio delle osservazioni microscopiche di organismi acquatici.


Ogni tanto qualcuno voleva curiosare nei miei vetrini e così i ragazzi si sono un po' impratichiti sugli ingrandimenti e hanno sperimentato qualche piccolo accorgimento tecnico, come pure lo stupore della continua scoperta, spero.

Sul fango più melmoso, ad esempio, abbiamo trovato la seta d'acqua, la Spirogyra, che è proprio piaciuta a tutti.


Quando, per alcune settimane, si è aggiunta alle nostre scorribande una cara amica con i suoi due bambini, le giornate sono state ancora più vivaci e divertenti grazie al loro entusiasmo e alla loro voglia di.. provare!
Qualche volta ci siamo anche mossi in auto per raggiungere mete più lontane, come la visita alla cascina dove un mio zio ci ha invitati per conoscere 5 coniglietti nati da appena 8 giorni.



Questa esperienza ha immediatamente stabilito un nuovo gold standard di coccolosità: usiamo la sera immaginarli per addormentarci, efficacemente.

Secondo il Cic il Paradiso molto probabilmente è un posto pieno di coniglietti di 8 giorni.

Un giorno siamo anche andati tutta la giornata "in gita" all'Oasi di Sant'Alessio: quanti animali strani e mai visti! Quante emozioni!!!!!!!

Foto rigorosamente scattata dal Pulce

Però non è stato un vero e proprio Summer Homeschooling, credo.

Ci sono stati film guardati insieme chiusi in casa con il condizionatore acceso nelle ore roventi del dopo pranzo, qualche compito delle vacanze tra un lamento e una risata, grandi partite con complicati giochi in scatola, o a carte; e cacce al tesoro, catture di pesci, rane eccetera con barattoli e retini, nascondini, merende con gelato e tante tante battaglie con pistole d'acqua, rigorosamente finite a secchiate. E' stata un'estate molto molto calda.


Le giornate non sono state strutturate a priori e la finalità non è stata didattica, ma educativa in senso lato: le mamme degli altri ragazzini anzi a volte erano un po' disperate perché non sapevano mai quando saremmo tornati o dove trovarci: lo spirito è stato quello di seguire il tempo del fare, del vivere i momenti liberamente, e non guardare l'orologio (se non per verificare, quando lo stomaco si faceva sentire, se aveva ragione lui).
Al mio piccolo gruppo ho soprattutto cercato di mostrare che è importante valorizzare le potenzialità e rispettare i limiti di ognuno, aspettando i più lenti o cucinando per gli altri (e mangiando quanto cucinato dagli amici... anche se non è venuto proprio perfetto).
Se l'avranno imparato, o l'avranno imparato qualcosa d'altro, lo scopriranno loro tra qualche anno.

A me negli occhi rimarranno le quotidiane scene alla "Le Déjeuner sur l'herbe": i nostri picnic nella meravigliosa cornice del Campo, curato amorosamente dai nonni.


E l'acqua, e il tanto verde scovato nella campagna riarsa nella stagione più torrida, il camminare insieme, il sorriso dei miei figli per la gioia di poter giocare insieme per ore con i loro amici.

Nelle orecchie mi risuona la voce del Cic, in un momento di ciclistica intimità, seduto sul portapacchi della mia bici mentre arranco su una strada sterrata, la sua bici bucata.
Insomma mi fa: "Mamma, però, bella la vita con un cane!".


Aggiungo qui qualche testimonianza dei giovani partecipanti: ecco quelle di Gabri 6 anni e mezzo.



sabato 1 ottobre 2016

Maledetta Fata! Gioco di carte di Halloween: multilingue, illustrato, da scaricare gratis

Il titolo dice tutto.

"Maledetta Fata!"
Gioco di carte di Halloween per tutta la famiglia

"Verflixte Kürbisfee!"
Halloween-Kartenspiel für die ganze Familie

"Tricky Fairy!"
Halloween card game for the whole family


Un mese fa Sybille mi ha proposto di creare insieme delle carte a tema Halloween, per giocare al gioco che nei paesi di lingua tedesca è noto come "Schwarzer Peter", nel mondo anglosassone come "Old Maid" e in Francia come "Vieux garçon". 
Io non ne sapevo niente e mi sono subito incuriosita: un gioco nuovo da imparare!!
Mio marito lo conosceva: si tratta del gioco che in Italia è noto come "Asino", si può giocare anche con le 52 carte francesi e in Veneto si chiama la "Vecia".
Ovviamente ci siamo messi subito a provarlo con le carte normali.

IL PROGETTO

"Asino" è un gioco interessante:
- è adatto anche per bambini che non sanno ancora leggere, basandosi principalmente sul principio di accoppiare due carte uguali
- si basa tutto sulla fortuna, ma si presta anche a trucchetti che rendono più frizzante la partita
- non solo si può personalizzare e scegliere di creare le carte a proprio piacimento, ma degli illustratori hanno prodotto mazzi di carte con disegni meravigliosi, delle vere opere d'arte!

"Čierny Peter’ sooty face by Ludék Maňásek" tratto dalla interessante pagina http://www.wopc.co.uk/czech/cierny-peter
Sì, questo è proprio pane per i denti di Sybille!

... che infatti mi ha subito mandato le sue illustrazioni in bianco e nero, in cui ha reinterpretato i classici soggetti di Halloween nel suo stile giocoso e incantato.

Ma creare solo delle carte disegnate era una sfida troppo semplice per noi!  ;-)
Abbiamo pensato di fare delle carte accoppiabili anche ai nomi dei soggetti in cinque lingue: italiano, tedesco, inglese, francese e spagnolo, per poterle usare anche come strumento ludico-didattico per chi sta imparando una lingua nuova.

Poi si è trattato di preparare le carte vere e proprie: un lavoro di squadra!

Facciamo una traduzione dei nomi, la facciamo verificare (grazie Laura e Loretta), cerco i caratteri. Mi ispiro al formato delle carte Gorilla, adatto a mani di tutte le età. Faccio le prove in GIMP, sento i commenti della mia famiglia, spedisco a Sybi, sistemo. Faccio tutte le carte, stampo, proviamo a giocare. Nuovo giro di suggerimenti, correggo.- Prego notare le miniature agli angoli, per tenere sott'occhio tutte le proprie carte senza fatica.-
Ottimizzo per la stampa, esporto in pdf, accorpo i pdf. Carico in GOOGLE DRIVE. Condivido. 
Ci viene fatto notare che il termine "Damned" Fairy! che avevamo inizialmente adottato come traduzione di "maledetta" non è adatto all'uso nei paesi con un retaggio puritano, per cui ricorreggo tutto con la parola "Tricky" Fairy! (sdolcinata, nevvero?), riconverto, riaccorpo e ricarico.
 ECCOLE!!!!

1) Quattro fogli A4 in formato PDF, 5 carte per foglio, con le versioni disegnate

2) Quattro fogli A4 in formato PDF, 5 carte per foglio, con le versioni scritte nelle 5 lingue

COME REALIZZARE IL MAZZO DI CARTE


Chi vuole giocare solo con le carte disegnate deve stampare due volte il primo file PDF.
Chi invece vuole giocare abbinando i nomi ai disegni deve stampare una volta entrambi i files.

Il mio consiglio è di stampare su carta bianca, dello spessore che si preferisce. 
I files sono in bianco e nero.

Se si vuole fare un mazzo bello, da conservare o da regalare, si possono abbellire le carte colorandole con la tecnica che si preferisce, ispirandosi ai soggetti tradizionali da cui originano le immagini simboliche oppure inventandosi di sana pianta l'aspetto finale dei personaggi.



Noi le abbiamo colorate con i pastelli: 


Voglio Una Zucca Blu


La fatina nella versione tutta sfumata ed autunnale proposta dal Pulce

Si consuma molto pastello nero :-)

Il Cic ha voluto aggiungere il tocco macabro della falce che gronda sangue. L'alone rosso è un'idea mia

Che cucciolotto questo Lupo Mannaro!

Il ragno come Ygramul de "La storia infinita".
La strega come la Baba Jaga della tradizione russa a cui è ispirato un famossissimo “quadro” musicale di Musorgskij. 
Lo scheletro che balla da una danza macabra medievale.
La morte personificata, con l'affilata falce.
Il mostro di Frankenstein come interpretato da Boris Karloff.
Il diavolo nella sua più fantasiosa rappresentazione iconografica.

Poi abbiamo incollato con la colla stick ogni foglio bianco su un cartoncino arancione da 160 grammi e abbiamo ritagliato ogni carta, ben smussata. Forse per evitare gli effetti di trasparenza meglio un bel cartone nero ancora più pesante! ;-)



Un tocco finale sarà la plastificazione, per rendere il gioco più resistente all'uso.

COME SI GIOCA?

In ogni set di 4 fogli c'è una carta con una sintesi con le regole del gioco, che sono le seguenti:


Però si può giocare anche in altri modi: 

- Si può giocare a memory, tenendo entrambe le carte con le "maledette fatine".

- Le carte si possono stampare fronte-retro come delle flashcards: sul retro di ogni disegno si stampa il nome nelle 5 lingue (come già predisposto nei files PDF). Così si ottiene un (bellissimo) materiale da apprendimento individuale (o da autocorrezione).




Un ultimo consiglio per giocare la sera di Halloween o in un lungo pomeriggio nebbioso d'autunno: spegnete le luci e giocate a lume di candela! 

Così anche i più furbi con l'occhio lungo non riusciranno ad intravedere la carta da evitare, la Maledetta Fatina: 
ATTENTI A NON FINIRE TRASFORMATI IN UNA ZUCCA!!!!!!!


P.S. Ringrazio gli autori dei font, scaricabili dal sito DaFont, per aver creato questi caratteri così evocativi, permettendoci di caratterizzare in modo diverso ogni lingua:
- Italiano Clownoween
- Tedesco Dracula (dieresi fatte a mano dalla sottoscritta)
- Inglese FrankenDork
- Francese Cartoon (che ha gli accenti giusti!)
- Spagnolo Green Fuz

Come il nostro gioco, anche i font sono per uso personale.

Creative Commons License

domenica 31 luglio 2016

Vi racconto la nostra esperienza di baby sitting condiviso

L'esperienza non è ancora conclusa, ma posso già condividere alcune riflessioni sul progetto di baby sitting condiviso che i miei figli stanno sperimentando in questo lungo periodo di chiusura delle scuole.

PREMESSA: il modello di riferimento e le aspettative

Per contestualizzare le mie osservazioni è importante tenere presente il contesto in cui abbiamo operato la scelta sulle esperienze da proporre ai nostri figli durante le vacanze estive, nei periodi di lavoro dei genitori e non potendo pesare costantemente sui nonni.
1 - abitiamo in un posto geograficamente e climaticamente poco fortunato dal punto di vista ambientale. Niente mare, niente montagna, niente boschi veri e propri: il massimo della natura è la campagna coltivata e qualche area più fresca nei parchi fluviali e vicino ai fontanili.
2 - non frequentiamo la parrocchia per cui non abbiamo contatti con centri aggregativi come gli oratori.
3 - da anni l'estate dei mie bambini era arricchita dalla possibilità di frequentare il centro estivo di altissima qualità, organizzato in tranquille località immerse nel verde da un'associazione che ha sempre messo al centro l’interesse per i bambini e per la natura. 
L'impostazione educativa era esplicita ed efficace, fondata sull'attenzione al clima relazionale, al benessere emotivo, alla riflessione costruttiva ed ai significati ecologici dei comportamenti quotidiani.
Le vacanze dei miei bambini erano gioiose, caratterizzata da giochi privi di competizione, semplici laboratori con materiali poveri e di riciclo, cucina ed attività legate alla cura dell’orto e di piccoli animali, pranzi realizzati con prodotti di alta qualità. Insomma un sogno per me e gli altri genitori che avevano fatto questa scelta per i loro bambini. Una garanzia.
Noi mamme, che facevamo a turno per accompagnare i bambini in campagna, ci sentivamo bene, la mattina, a percorrere con la macchina, i finestrini aperti e la musica a tutto volume, le strade sterrate sapendo che avremmo ritrovato al ritorno i nostri bambini sereni ed entusiasti.

Sfide creative a domino rally, portato da un bambino e condiviso tra tutti
classiche barchette con cera e gusci di noce; bellissimo il varo nel fosso!

Acchiappasogni piuttosto elaborati, che rispecchiano la personalità di ognuno
il prodotto finale del laboratorio di fumetto

posacenere di terracotta vera, veramente cotta

il rito del segno/disegno da lasciare ogni settimana di partecipazione sul grande telo gessato

il laboratorio di falegnameria, ne è uscito di tutto
i trampoli, ad esempio, con manici di badile e piattaforme tagliate su misura

con 1000 kapla e una buona squadra di costruttori si possono fare tante cose

nel prato vicino al maneggio e al tepee in fase di costruzione, un po' di giochi rinfrescanti in piscina
la nostra lussuosa pista per biglie condivisa per costruire insieme

La fine di un'epoca

La scorsa primavera ci è arrivata l'inaspettata notizia che le educatrici e fondatrici dell'associazione non avrebbero più potuto organizzare il centro estivo, così noi genitori "orfani", un poco traumatizzati, abbiamo subito cominciato a cercare alternative sul nostro territorio.

Gli amici dei miei bambini hanno genitori piuttosto in gamba e attivi, devo dire: ma dopo una ampia ricognizione delle offerte di centri estivi ci siamo resi conto che nulla poteva minimamente competere con quanto l'esperienza ci aveva insegnato essere possibile, e auspicabile:
pochi bambini, educatrici competenti e molto creative, un clima sereno basato sulla condivisione e collaborazione tra bambini, laboratori artigianali che stimolano la fantasia, il piacere del fare e dell'ingegnarsi.
Sembrano solo parole, ma ogni settimana i miei figli portavano a casa, fieri, piccoli manufatti creati da loro con i materiali più diversi, spaziando dalla falegnameria (bellissimi i trampoli!), al fumetto, alla cura della bicicletta, alla terracotta (dove trovi qualcuno che si metta a costruire coi bambini un forno di carta per cuocere la terracotta!?!?!).
Nei miei post ho sempre solo accennato di sfuggita alle esperienze estive del Pulce, me ne rendo conto, ma è come se non mi sentissi in diritto di condividere tale preziosa esperienza, frutto dell'impegno, della competenza e della creatività delle fondatrici dell'associazione, che qui ringrazio di tutto cuore.

Il BABY SITTING CONDIVISO

Il Pulce, che qualche altro centro estivo l'ha già provato, è sempre stato molto chiaro nell'esporre il suo pensiero: non gli piace venire "intruppato" anche d'estate in grandi gruppi di ragazzini dove quasi non ci si conosce per nome e le attività vengono proposte tanto per dire che sono state fatte, senza continuità e senza riempirle di senso.
Un po' esigente, si può pensare, un po' sensibile. Capisco.
Ma a scuola il mio ragazzino si deve adattare al contesto istituzionale 8 ore al giorno per 5 giorni alla settimana, e fare pure i compiti. Ricordando il senso di noia-vuoto-libertà e spazio di sperimentazione che erano per me bambina i lunghi mesi estivi ho pensato che provare trovare qualcosa più adatto alle sue esigenze fosse un segno di rispetto, e non un cedimento ad un capriccio infantile.

Ho proposto quindi agli altri genitori di assumere un educatore che venisse a casa mia a fare da baby sitter condiviso per i nostri bambini, dividendoci i costi. Lo spazio è adatto per 8 bambini: c'è una grande sala cucina, un portico profondo ed un piccolo cortile recintato con un angolo verde.
Certo ormai non avevamo tempo per trovare uno spazio più interessante e organizzare laboratori, ma almeno sarebbero stati in un contesto domestico e si sarebbero potuti sbizzarrire e giocare con i loro migliori amici e i loro giochi. Purtroppo i costi sarebbero stati molto variabili a seconda del numero dei partecipanti, molto vincolati reciprocamente e con rapporto tra numero minimo e massimo di bambini piuttosto difficile da rispettare, tenendo conto delle interruzioni di ciascun bambino per ferie o malattie.
La cooperativa sociale che ho contattato per assumere l'educatore, però, ci ha fatto una proposta molto più interessante: cogliere l'occasione dell'esistenza, nella nostra regione, di un progetto ‘Conciliazione famiglia-lavoro’ per strutturare, in poco tempo ed a prezzo standard e calmierato, un servizio di baby sitting condiviso presso uno spazio convenzionato con la cooperativa, con pasti forniti dal pastificio biologico della cooperativa.
Per il nostro gruppo di genitori, dopo una iniziale fase di titubanza dovuta alla novità della proposta, è sembrato il compromesso ideale: avremmo avuto uno spazio meno familiare (è ricavato in una scuola primaria, che ha tutti i servizi e giardino) ma non avremmo avuto particolari vincoli per il numero dei partecipanti, e la referente del progetto si è resa disponibile, praticamente, a costruire il progetto con noi: le abbiamo raccontato i punti di forza del centro estivo a cui eravamo affezionati, i laboratori più apprezzati, abbiamo proposto il suggerimento di prevedere giornate pic-nic fuori sede, per vivere le risorse offerte dal territorio o dalle famiglie partecipanti stesse, abbiamo chiesto una piccola piscina per giocare con l'acqua.
In qualche settimana abbiamo avuto un programma semplice, economicamente vantaggioso, con momenti arricchiti da laboratori (con piccole integrazioni economiche) ed un servizio costantemente ri-tarato sulle esigenze del gruppo dei partecipanti, grazie a feed-back quotidiani tra cooperativa ed utenti. I nostri figli da più di un mese possono giocare insieme tranquilli tutto il giorno con i loro amici e i loro giochi preferiti, sapendo di avere riferimenti sicuri in un contesto sereno e non caotico.

CONCLUSIONI

Non so se riuscirò a postare foto altrettanto evocative rispetto a quelle degli anni scorsi, ma questo soprattutto perché le immagini che sono state scattate fino ad ora ritraggono soprattutto bei visini sorridenti, che non posso mettere certo qui! ;-)

esplorazioni al Campo

Fino ad ora i ragazzini hanno giocato con:

  • il nostro "Twister fai da te"
  • Monopoli
  • Carcassonne
  • la nostra "Tombola delle note"
  • Scacchi
  • Jungle Speed
  • 7 Wonders
  • Tantrix
  • Parolandia
  • Kapla
  • pista biglie Haba
  • Fantascatti
  • Indovina chi

Hanno fatto laboratori di:

  • cucina
  • manutenzione della bicicletta
  • costruzione di strumenti musicali
  • drum circle
  • arte
  • giochi di movimento
laboratorio di arte, dopo un percorso di ricerca sulle figure ambigue


Sono stati in una piscina vera col servizio di bus pubblico, sono stati una giornata in un bellissimo parco ospiti di un amico che quella settimana non frequentava il baby sitting.
Tutte le settimane hanno fatto una "gita" al Campo dei miei genitori con passeggiata mattutina per giocare alla spiaggia del fiume, lì vicino, e darsi battaglia con pistole ad acqua e spruzzini vari.

Insomma non è stato facile accettare che il vecchio centro estivo non c'era più, ma il Baby Sitting Condiviso è una valida alternativa, soprattutto se si è un gruppo di genitori e ragazzini ben rodato, fidato e con aspettative simili, e ancor più se si può approfittare di convenzioni economiche vantaggiose
Soprattutto se si ha la fortuna di avere una coordinatrice del baby sitting così sensibile, efficace e disponibile (grazie mille M.!).


DETTAGLI TECNICI

Nel nostro caso molti genitori hanno dovuto chiedere alle aziende di cui sono dipendenti di formulare gratuitamente una convenzione col Comune, ente capofila per il coordinamento delle cooperative che sono accreditate per fornire i servizi nell'ambito del progetto regionale. 
Ci sembrava un percorso piuttosto arduo, invece si è rivelato molto semplice e si sono potuti aggiungere, a baby sitting già avviato, altri bambini di famiglie che hanno ritenuto valida la proposta. Probabilmente, dato che il progetto "Conciliazione famiglia-lavoro" presente sul nostro territorio prevede la possibilità di usufruire diversi altri servizi forniti da diverse cooperative sociali, le aziende sono state favorevoli ad offrire tali possibilità a tutti i loro dipendenti, senza oneri per le aziende stesse.

sabato 20 febbraio 2016

Una stagione: l'inverno. La mangiatoia a cuore in un minuscolo giardino per uccelli

Lo spazio verde che abbiamo in cortile è proprio uno spicchio nell'aia di cemento, ma i grandi cespugli di bacche e piccoli frutti sono la gioia degli uccelli.

Mia mamma ci ha aggiunto un bel cuore di metallo con uno spiedino per infilare il cibo.



Ma i semi e le briciole della nostra tovaglia sotto il portico sono sempre i più apprezzati dall'amico pettirosso.

martedì 16 febbraio 2016

Risottino vegano leggerissimo: risotto primavera Verderosa

immagine tratta da qui

risotto:
2 pugni di riso per persona + cipolla + vino bianco + olio + brodo vegetale
aggiustare con il sale

condimento:
500 gr tofu
2-3 zucchine (stesso volume)
poca cipolla
TRITARE FINEMENTE (con robot)
cuocere a fuoco vivo in poco olio per circa 5 minuti, la zucchina si deve solo appassire
aggiungere 1 cucchiaio di grani di pepe rosa
aggiustare con il sale

preparare il risotto bianco di base
(mantecarlo con burro e grana se non si è vegani, vien più saporito)
dopo l'eventuale mantecatura aggiungere il composto di tofu con zucchine

buon appetito

martedì 8 dicembre 2015

Window colors fai da te. Decorazioni natalizie per finestre e nuovi esperimenti con la colla vinilica

Nelli in controluce: window color con dettagli in penna gel brillantinata blu



I nostri amici sono avvisati: i pensierini per le prossime festività saranno, come al solito, rigorosamente fai da te, ma soprattutto un po' sperimentali.

Ho ripescato i vecchi esperimenti con la colla vinilica e gli inchiostri colorati:

- la tecnica su cartoncino


- le vetrofanie riposizionabili



E ci siamo messi a creare decorazioni a tema invernale, prendendo largamente ispirazione dal materiale contenuto nella "Piccola Raccolta di Giochi d'Inverno"...

... Sybille! La tua Nelli ci ha proprio ispirato!

I miei ragazzini avevano voglia di fare lavoretti, ed io pure, così ci siamo proprio sbizzarriti a provare diverse tecniche utilizzando, in varia misura questi

MATERIALI



- classici window colors/window art: set di colori per decorare finestre

- disegni in bianco e nero su carta in formato A4

- numerose buste portadocumenti di plastica con buchi, formato A4

- abbondante colla vinilica versata in un dispenser trasparente con beccuccio a cono in plastica morbida trovato al supermercato, di quelli per decorare dolci, per metterci il ketchup, la maionese, le creme ecc..

- scintillanti brillantini bianco e oro

- occhietti pazzi

- inchiostri, acqua e pennelli

- penne gel brillantinate

- vernice spray acrilica all'acqua

TECNICHE



1 - Per prima cosa abbiamo ripreso confidenza con la tecnica base per la creazione delle vetrofanie con il colori appositi:


Inserito il foglio con i disegni in una busta trasparente (che ha la superficie rugosa!), prima si delineano di contorni con il nero, più denso.
Una volta asciugato, si riempiono gli spazi con i colori, più liquidi e trasparenti in controluce e si lascia nuovamente asciugare.



L'effetto finale, se si è precisi, è molto gradevole. Abbiamo scelto questa tecnica per i regali da spedire: la decorazione per vetro resta molto gommosa ed elastica: inizialmente si stacca a fatica dal supporto (la busta di plastica), ma è decisamente facile poi farla aderire alla superficie scelta, che sia uno specchio, una lampada di vetro, la classica finestra, un barattolo di vetro...

Il Cic si è dimostrato assai abile e quasi instancabile nella fase della definizione dei contorni, ed è qui che ha dato il suo maggiore contributo.



Il Pulce invece si è maggiormente dilettato nella fase decorativa, di riempimento con i colori, che come si può immaginare possono anche essere mescolati, giustapposti e così via...



2 - Mentre i fanciulli lavoravano con i "colori per finestre", io ho provato a riprendere la tecnica per la creazione delle vetrofanie con la colla vinilica cercando di imparare dall'esperienza passata:

meglio forme e colori semplici, colorati con inchiostri diluiti e poi completati, se necessario, con piccoli dettagli scuri

Nelli in colla vinilica sul vetro della finestra colorata con inchiostri diluiti, dettagli con inchiostro puro e penne gel

In questo caso ho provato a riprodurre, con il mio dispenser morbido con beccuccio riempito di colla vinilica, gli stessi disegni su cui stavano lavorando i bambini, ma usando la colla solo per riempire gli spazi, non per fare i contorni. 


Ne sono risultate parti separate che dovevano essere ricomposte poi sulla finestra, come se fossero delle decorazioni di gel autoadesive, per intenderci.

Nelli in colla vinilica su superficie bianca colorata con inchiostri diluiti, dettagli con inchiostro puro e penne gel


In questo modo, dopo un tempo di asciugatura decisamente più lungo rispetto alla tecnica precedente, ho potuto colorare con gli inchiostri i singoli segmenti, senza appesantire il tutto con i contorni scuri e rendendo ancora più leggere e aeree le decorazioni, con un effetto "acquerello", mi vien da dire.

fase di stesura degli inchiostri sulla colla vinilica asciutta


Il risultato è più rigido e solido delle decorazioni in window color: questo è un vantaggio perché le forme non si piegano e appiccicano tra di loro e poi si possono riposizionare facilmente.
Da verificare se resistano da un anno all'altro, ma non vedo perché no.

Può essere uno svantaggio perché non sono adatti se non a superfici molto lisce e completamente dritte. Inoltre se sono molto asciutti bisogna inumidire leggermente il retro e premere bene per farli aderire al vetro, ragione per cui non abbiamo regalato decorazioni di questo tipo se non ad amici a cui potremo spiegare tutto perfettamente.

In compenso la nostra casa non è mai stata così adorna come in questi giorni!

3 - Tecnica mista colla vinilica + brillantini (+ occhietti pazzi)

La tecnica precedente ha un risultato strabiliante se abbinata ad una bella spolverata di brillantini subito dopo la fase della stesura della colla.

Una semplice stella di colla totalmente ricoperta di brillantini d'oro


scintilla magnificamente dal vetro del pensile in cucina, quando accendiamo una candela. In questo caso ovviamente si rinunci all'effetto trasparenza!



Un cristallo di neve nel cui corpo ancora umido di colla sono stati lasciati cadere un paio di occhietti pazzi ed è stato solo leggermente spolverato di brillantini bianchi cangianti,


una volta asciugato si è posato felice accanto alla stella d'oro, conservando inalterata la sua trasparenza un poco opaca.



4 - Tecnica mista colla vinilica + inchiostro + brillantini

cristallo di neve in colla vinilica e brillantini colorata con inchiostro in controluce

In questo caso si stende la colla e si lascia completamente asciugare.

Poi si diluisce con l'acqua l'inchiostro scelto e si spennella la superficie magari creando sfumature e chiaroscuri.
Subito dopo si spolvera di brillantini.. et voilà!
Noi in questo modo abbiamo creato tantissimi cristalli di neve, tutti sfumati nei toni dell'inchiostro blu oltremare e cosparsi leggermente di brillantini bianco-cangiante.

cristallo di neve in colla vinilica e brillantini colorata con inchiostro su superficie bianca


In questo modo la trasparenza viene conservata ma c'è anche un bell'effetto di superficie.
Non so se sarebbe la stessa cosa con brillantini scuri, ma non ho provato.

5 -  Tecnica mista window color + colla vinilica + inchiostro (+ brillantini)

Ho usato questa tecnica per sfruttare l'effetto appiccicoso e rapidamente "contenitivo" del nero window color e la trasparenza opalescente, nonché la rigidità della colla vinilica, colorabile a posteriori.
Dopo aver steso il contorno col nero e lasciato asciugare, si riempie di colla la parte da colorare e si lascia ancora asciugare.

Poi si possono colorare con gli inchiostri le parti trasparenti di colla e, nel caso, aggiungere qualche brillantino prima che l'acqua dell'inchiostro sia asciutta.

Stella con contorno in window color ed interno in colla vinilica colorata con inchiostro diluito

Una variante consiste nel creare contemporaneamente il bordo nero e alcuni dettagli colorati con i window color, e dopo l'asciugatura riempire di colla in modo da inglobare i dettagli colorati.
In questo modo ho creato diversi deliziosi abitini di Nelli!!

6 - Finitura con le penne gel (e la vernice acrilica trasparente spray)

Non contenta del grado di definizione che si può umanamente raggiungere con i beccucci e le consistenze di colle e window color, ho provato a creare dettagli sulle superfici asciutte delle decorazioni create con le precedenti tecniche (non quelle con i brillantini, per ovvi motivi) usando le penne gel brillantinate.
Sono una mia debolezza, abbiate pazienza.

Pensando di aver avuto una idea brillante (definire con eleganza a pennello il visino della piccola Nelli-di-colla è una prova superiore alle mie capacità) ho pensato di dover attendere semplicemente l'asciugatura dei dettagli in penna... per una notte, mettiamo.

dettagli in penna gel brillantinata blu su cristallo di neve in colla vinilica colorato con inchiostro blu oltremare diluito

Invece le penne gel (almeno le mie) fanno poca presa sulla colla vinilica ed ANCOR MENO sui window color asciutti, sbavandosi amaramente ad ogni minimo tocco.
Niente paura. Tutto si risolve con qualche rapida passata di vernice acrilica trasparente spray.

Mettiamola così: ero disperata perché il risultato lucido del colore per finestre con dettagli a penne gel mi piaceva tantissimo e avevo ingenuamente già fatto tutto il lavoro, avevo in casa la suddetta vernice, non avevo nulla da perdere.
Ho provato, e giuro che funziona: alla fine non si vede la vernice, ma al contempo la decorazione viene protetta da un leggero strato trasparente che evita le inopportune sbavature.
Lacca spray? E' stata la mia prima opzione, ma - nel mio caso - non ha funzionato affatto.

In alcuni casi ho passato lo spray anche sulle superfici molto brillantinate per fissare meglio i brillantini.

DISEGNI DELLE DECORAZIONI 

Con GIMP ho preparato degli A4 divisi in 6 parti, ognuna con un disegno in bianco e nero a tema invernale:
- la già citata Nelli 




Ho stampato anche un foglio con altri cristalli di neve, e ho stampato le Nelli e i pupazzi di Neve anche in formato A5 (quindi 2 per ogni A4) per creare delle decorazioni più grandi.

Ci sono anche delle simpatiche decorazioni scelte apposta per amici - comprensibilmente - allergici a tutto quello che sta intorno alle festività natalizie, ma per ora sono TOP SECRET!!!

PACCHETTI REGALO

Per il confezionamento suggerisco di tagliare ENTRAMBI GLI STRATI della busta di plastica tutto intorno ad ogni decorazione, ribaltare lo strato inferiore sopra alla decorazione in modo che sia anche in questo caso la parte ruvida a contatto con la decorazione, e pinzare su un angolo.
In tal modo anche i window color più appiccicosi non si attaccheranno alla carta rovinandosi tutti!

notare il doppio foglio di plastica, a protezione della decorazione

Allegare anche istruzioni per i lontani parenti meno creativi non mi pare una cattiva idea.


Molte decorazioni, come dicevo, sono state subito attaccate in casa nostra... d'altronde dovevamo pure vedere l'effetto che fa, giusto?!

Altre invece riposano già nelle loro buste, fatte con la carta da imballo e decorate con stampini ad inchiostro, stampi con acrilici e colle brillantinate.

Il modello per una busta standard C6 l'ho trovato QUI.

fase di ritaglio delle buste dalla carta da imballo stirata

timbro fai da te in gomma crepla

buste decorate con timbri d'inchiostro, all'interno e all'esterno

carta da imballo stirata e decorata con timbri in gomma crepla colorati all'acrilico e timbro in gomma crepla colorato con inchiostro rosso

quasi più belli i pacchetti dei contenuti!!!


IMMAGINI e ISPIRAZIONI

Ed ecco alcune delle nostre decorazioni. 
Immaginatevele col sole, perché se aspettassi a fare le foto quando qui da noi lo vedremo ancora, risulterebbero alquanto fuori stagione.

omino di neve in colla vinilica, inchiostri e penne gel su superficie bianca opaca




due decorazioni in window color a decorazione del nostro lampadario in cucina



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