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sabato 14 maggio 2016

Un libro per fare: "Papertoy Monsters" di Brian Castleforte

Questo consiglio librario è sicuramente fuori stagione, più adatto alle brume e ai raffreddori invernali che a questa primavera che scalda e profuma l'aria, ma magari può tornar utile quando la torrida calura estiva del primo pomeriggio ci porta a restare in casa all'ombra, fermi, ma con la voglia di fare.


"Papertoy Monsters" è un libro che si può leggere o meno (in inglese), ma soprattutto si deve smontare pagina per pagina per costruire piccoli mostri di carta, imparando man mano a padroneggiare l'arte dei paper toys e dei papercraft.

In estate si potrà cominciare da questo progetto rinfrescante, ad esempio.


Mentirei se dicessi che i mostriciattoli che si vedono fotografati qui sono stati fatti da me insieme ai miei bambini. Col cavolo.
I paper toy sono sicuramente alla portata del Pulce, ormai decenne, ma fino ad ora non è ancora stato catturato dalla passione ipnotica di questo piccolo costruire.
Per cui per lo più me la sono dovuta cavare da sola, negli ultimi mesi, sotto la rigida supervisione del Cic - il più fanatico appassionato - nelle sue fasi di irritazione da malattia virale, il cui unico sollievo in certi picchi febbrili sembrava essere la visione ossessiva dei Blu-ray di Star Wars a rotazione oppure l'assistenza alla sottoscritta mentre imprecavo silenziosamente tra me, alle prese con le pieghe e incollature più rognose.

E' stato più facile quando mi sono resa conto che potevo facilitarmi la vita selezionando i mostri da costruire di volta in volta non solo in base all'amore-a-prima-vista ma anche all'etichetta in cima alla pagina che li divide in tre livelli di difficoltà. Capito bene come funziona con gli easy poi è tutto in discesa.



Il bello di questo libro è che i progetti (dell'autore e di altri 24 creatori di paper toys) sono studiati molto bene, e le pagine sono pre-ritagliate, rendendo tutta l'operazione di costruzione molto veloce.
Bisogna farsi un po' la mano con la fase di incollaggio delle linguette (che tengono insieme il tutto), ma dopo aver provato un po' di colle - scartata la stick, troppo secca e poco resistente, e la uhu extra, troppo lenta ad asciugare - abbiamo trovato che la uhu twist&glue ad esempio va decisamente bene. Con la vinilica non ho provato. Un altro accorgimento è tenere a portata di mano uno stuzzicadenti per le incollature più "profonde" e avere ogni tanto a disposizione le dita piccole di un cinquenne malato, disposto a tenere un minutino adese due superfici di carta.

La ragazzina qui sotto è molto più brava di me a dare un'idea del processo di costruzione:




I risultati sono proprio simpatici, no?


Il libro viene da lontano, è in un'altra lingua (anzi sembra arrivare da un altro pianeta), ma se ci si pensa è piuttosto economico. 
Quelle fotografate sono state ore liete e rilassanti, con la curiosità di vedere ogni volta nascere sotto i nostri occhi nuove forme bizzarre dalle brillanti trovate cartotecniche. 

Avevo regalato un giorno ad un amico un progetto bellissimo, un paper automata - che sarebbe un paper toy cinetico - progettato da un esperto italiano. Il progetto, "WARNING! Air Pockets", è gratuito, ma farlo stampare a colori sui cartoncini dai giusti spessori è stata una spesa, per non parlare del tempo che c'è voluto per ritagliare ogni pezzo! Non credo il mio amico l'abbia ancora finito, per dire.



Se dunque non ci si vuole limitare a progetti gratuiti semplici, stampabili su un solo cartoncino come i primi papercraft con cui ci siamo cimentati, anni fa..

http://vogliounamelablu.blogspot.it/2010/02/golddiggers-il-primo-papercraft.html
.. scelgo decisamente una bella raccolta come questo libro.

E tanti saluti dai nostri mostriciattoli di carta!



P.S. di paper toy e paper cut c'è tutto un mondo, compresi - scopro ora - fantastici robot fluorescenti!!!




2 commenti:

  1. Terrò a mente questo suggerimento per i periodi freddi in cui si deve star chiusi in casa. Penso che la mia più grande si divertirebbe... per gli altri due è decisamente troppo presto!

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    Risposte
    1. Già! quella è proprio la stagione giusta!!
      Grazie per il commento! :-)

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