Certo che sì, se si tratta di Baj.
Cartolina e manifesto della mostra |
Baj, quello dei meccano, dei lego, dei bottoni, degli specchi, dei tubi e delle passamanerie.
Quello colorato, grande, dei materiali di recupero.
Ce l'aveva già spiegato il mio amico Luca, di come si può giocare con l'arte di Baj.
Tempo fa mi aveva regalato un post molto sentito e interessante, dove raccontava i sui modi di condividere con suo figlio la sua passione per l'arte, ed in particolare per l'arte di Enrico Baj, suo autore prediletto.
Ed è proprio a lui che voglio dedicare questo post ed è lui la persona del titolo, quella che riesce a combinare creativamente arte, passione e politica.
Certo, Enrico Baj ha saputo lanciare forti messaggi politici e culturali attraverso l'arte.
Si è sempre impegnato contro la violenza e l’aggressività del potere fino a rivolgersi criticamente al popolo, fruitore e succube dell'attuale sistema dei consumi e di una tecnologia volta sempre più al superfluo.
"E arrivato l’idraulico”: scultura eseguita da Enrico Baj nel 2002
L’arrivo dell’idraulico è sempre una festa!
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Ma è il desiderio vivo di Luca che io vedo realizzarsi in questi giorni. Trasformare la politica in cultura.
Il suo sogno di sempre di ospitare nella sua cittadina un'intera mostra dedicata a Baj si sta avverando, e io voglio gioirne con lui, e al contempo ringraziarlo per avermi dimostrato da vicino un esempio mirabile di tenacia, resistenza, e determinazione politica.
Mi ha ricordato, con la sua fatica e perseveranza, che non basta l'idea, e poi la passione per veder realizzato un progetto concreto, piccolo ma ambizioso nel suo contesto locale.
Con la sua amicizia mi ha mostrato il lato dolce e amaro della politica che non si vede, confuso com'è dietro la cortina di discorsi in cui le parole troppo spesso suonano a vuoto, senza spessore né presa sul reale.
Senza storia.
Ecco, io alla "sua" mostra spero di poterci andare, davvero.
E poi lo dice anche la Silvia Geroldi:
A Crema
è intelligente
è giocoso
è colorato
da vedere!
Io spero che chi ci capiterà - gli appassionati e i collezionisti, come le famiglie e i turisti di Natale - riesca a divertirsi ma anche a cogliere i messaggi che Baj ci vuole lanciare attraverso il gioco e l’ironia, quali mezzi che il nostro immaginario ci fornisce per sfuggire a ogni genere di condizionamento.
E chissà se i visitatori riusciranno ad immaginare la storia, i sogni, le strategie e le battaglie che sono le radici persino di un piccolo evento come questo, che lo rendono ancora più prezioso per chi lo può vivere e condividere.
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P.S.: i commenti critici sull'arte di Enrico Baj, che ho lasciato in italic, sono stati tratti da biografie dell'autore trovate in rete e dalla cartolina di presentazione della mostra, non essendo io un'esperta sull'argomento.
Approfondimenti:
Articolo di Luca Giossi su un esperienza di condivisione padre-figlio della passione per l'arte di Enrico Baj
Pagina FaceBook della Mostra
Presentazione Ufficiale della Mostra sul sito del Comune di Crema
Scheda completa di attività didattica: "COME I “GUERMANTES” DI ERICO BAJ" progettata per le classi quarte e quinte di una scuola primaria svizzera.
Lavoretto a tema di una maestra italiana di scuola materna.
Intervista a Enrico Baj su Rai Educational, riguardo al suo rapporto con Munari e il design.
Mostra Homo Ludens evento milanese della fine dello scorso anno, costruita sul gioco e finalizzata a valorizzare la presenza del fattore ludico nell'arte contemporanea.
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