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giovedì 30 settembre 2010

I sogni del Pulce

Stamattina mi sono proprio arrabbiata.
Ma come si fa ad arrabbiarsi col Pulce perchè è il solito lungone e mi tocca ricordargli di continuo di iniziare a spogliarsi, andare avanti a far colazione, finire di lavarsi i dentini, lavare bene le mani dopo aver fatto pipì...   .....lui sogna.
Sogna la notte, e ogni occasione è buona per raccontare il suo sogno; gli dico: aspetta, mi racconti in macchina mentre andiamo. Sogna ad occhi aperti e mentre racconta gli piace ricamarci un po' su, preso dalla foga oratoria, si vede; inventa storie ad alta voce in qualsiasi circostanza: mentre gioca, mangia, fa la pupù.. ogni disegno ci mette le ore perchè in realtà è un racconto illustrato. E in più canta quello che racconta, fa le rime, così impegnato che fare o pensare a qualcos'altro contemporaneamente di certo non si può.
In realtà mi arrabbio con me perchè.. non mi voglio arrabbiare, non voglio fare la nervosa la mattina e alzare la voce. E' un ruolo che non mi appartiene. E poi figuriamoci! Proprio io mi lamento, che sto qui a osannare di continuo la fantasia e l'immaginazione dei bambini, l'immaginazione del mio bambino!
Domani lo porto a scuola in pigiama? L'anno prossimo alle Elimentari già me lo vedo... (e Bill Watterson nel lontano '91 aveva già previsto tutto)



Per fortuna il nostro bradipo stanco su una cosa non resterà indietro: ha già voglia di imparare a leggere e pare che, grazie alle sedute intensive di Tombola dell'Alfabeto cui ha costretto schiere di ospiti lo scorso Natale e alla sua innata curiosità e passione per il racconto, non siamo così lontani dall'obiettivo.
Certo il libro di lettura che ci siamo scelti non gioca a mio favore... "I sogni di Pimpa".


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E' sera: il Pulce dorme. Gli ho rotto le scatole tutto il giorno su sta storia dello sbrigarsi la mattina e ho comprato un grande orologio da parete leggero e leggibile che ho portato con noi in giro per la casa, ci ha seguiti nelle diverse attività.

Non è difficile immaginare cosa sognerà stanotte il Pulce: delle lancette inferocite- una lunga, una corta e una pacioccona- che lo inseguono!!

P.S. Bill, we miss you!
P.P.S. I quattro libri+CD dei "Sogni di Pimpa" sono tutti bellissimi e soprattutto scritti in stampatello grande. Frasi corte e parole evidenziate, illustrazioni in ogni pagina, sono l'ideale per imparare a leggere "fai da te".

5 commenti:

  1. Tiro un sospiro di sollievo leggendo che siamo tutti nella stessa barca...i bambini vivono il presente e per loro il tempo non esiste...però quando ci mette un'ora per cenare...mezz'ora per lavarsi...un quarto d'ora per mettersi il pigiama io divento pazza...sopratutto perchè di solito ho la cena per me e il Mao sul fuoco, la Morgana da allattare, ecc.ecc. però mi odio...ti giuro...e dopo mi metterei il cilicio per far penitenza!!! I libri della Pimpa li adoriamo...abbiamo i cartonati piccoli, quelli grandi e i normali!!!

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  2. che adorabile il pulce!!!
    Molto fantasioso e creativo.
    Non mi parlare della lentezza che hanno i figli a fare le cose, soprattutto alla mattina! a casa nostra c'è da far un infarto a forza di correre e richiamare i bimbi! però se ci fermiamo un attimo a pensare, ci accorgiamo che con questo corri-corri, ci perdiamo queste cose meravigliose che sanno darci i nostri bimbi!baci

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  3. uhhmmm... dove ho già visto quel fumetto... :DDD
    crescono crescono e le lancette corrono disperate..
    bacio al pulce!!

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  4. @ Sara: anche io mi sento meno sola, leggendo il tuo commento! E' brutta l'ambivalenza che sento dentro.. D'altronde lo so che quando vuole si sa sbrigare eccome, e poi se mi stresso ora che non lavoro, quando ci tornerò che faccio, me li mangio sti pupi?
    Per te che non puoi dormire è un'altra cosa. Li lo stress ti rode da dentro, lo so bene.

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  5. @ mammasorriso: poco fa mi è ricapitato sotto gli occhi il motto latino FESTINA LENTE. Dovrei ricordarmelo più spesso!!!

    @ Mamma C: mitico, il "vostro" Calvin! Propongo di assegnare a Watterson il Nobel per la psicologia "per aver fatto luce sull'immaginario infantile come nessuno mai".

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