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venerdì 10 novembre 2017

"Naturali Osservazioni" nella "Giornata della scienza per la pace"

Oggi, dice il calendario, è la Giornata Mondiale della Scienza per la Pace e lo Sviluppo.


La voglio celebrare raccontando di come la pratica della osservazione dei fenomeni più semplici, dell'interrogarsi e formulare ipotesi, può continuare a vivificare la vita di una madre quarantaduenne, professionista d'altro, e renderla più ricca.
Vado nei posti che non conosco, mi arrampico, e per me è come una vera avventura; imparo una cosa perché la vedo, la faccio, ed è come se nessuno ne avesse mai saputo niente prima, come se la scoprissi io per la prima volta.
Uno spasso.
Non mi annoio.


La scorsa estate abbiamo fatto una passeggiata in montagna con Sybille e abbiamo fatto una incredibile raccolta di piccoli campioni di muschi e licheni, dalle fogge e colori i più diversi. Ci siamo regalate vasi con acque putride come fossero i tesori più preziosi, sacchetti etichettati, con muschi raccolti molto lontano da nostri parenti ed arrivati in aereo solo per essere regalati ed osservati da noi, materiali per i nostri microscopi.



I nostri mariti a scuotere il capo, i miei figli a partecipare entusiasti alla raccolta.


Al Lido di Venezia, al tramonto, guardavo la danza delle vongole, giocavo con i  loro schizzi dai tubicini che sporgono appena sotto il velo di acqua e sabbia dove, dopo movimenti lenti e aggraziati, riescono a nascondersi aspettando il ritorno dell'alta marea.
Coi bambini cercavamo di catturare l'attimo degli "sputi", in una foto, ma non ci siamo riusciti.

La danza delle vongole

E poi, mentre il cane sonnecchiava sotto l'ombrellone, mi scottavo la schiena "studiando" i delicati e famelici anemoni di mare, e i pomodori di mare, dal colore squillante sul grigio degli scogli coperti da ostriche e cozze.




Coi bambini, dare da mangiare agli anemoni è stato un'esperienza affascinante. Non avremmo mai voluto tornare in campeggio, la sera; avremmo voluto fermare l'alta marea per continuare a cercare, guardare, giocare.




Al Museo di Scienze Naturali di Venezia, dove siamo immancabilmente tornati, ho riso di me, guardando nelle teche antichi volumi di celebri studi sugli anemoni, splendidamente illustrati.

Trattato delle attinie di Nicolò Contarini


Antichi campioni di licheni

Ho riso, ma non di imbarazzo.

La curiosità verso la natura mi dà pace e mi rende felice.

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