METODOLOGIA PROGETTUALE
In qualunque libro di cucina si trova ogni indicazione
necessaria per preparare un certo cibo. Queste
indicazioni sono talvolta sommarie, per le persone
addette ai lavori; oppure più particolareggiate nelle
spiegazioni delle singole operazioni, per chi non
è tanto pratico. A volte, oltre ad indicare la serie delle
operazioni necessarie e il loro ordine logico, arrivano
addiruttura a consigliare anche il tipo di recipiente
più adatto per quel cibo e il tipo di sorgente
di calore da usare.
Il metodo progettuale non è altro che una serie
di operazioni necessarie, disposte in un ordine logico
dettato dall'esperienza. Il suo scopo è quello
di giungere al massimo risultato col minimo sforzo.
Progettare un risotto verde o una pentola per cuocere
lo stesso riso, richiede l'uso di un metodo che
aiuterà a risolvere il problema. [..................................]
qui qualche appunto sintetico di Franco Lancio, qui un semplice schema
qui qualche appunto sintetico di Franco Lancio, qui un semplice schema
La lettura di questa estate, all'agriturismo "la fattoria"
Io e il Pulce qualche settimana fa abbiamo fatto uno scherzo allo zio: invece di invitarlo per cena "a mangiare" l'abbiamo invitato "a cucinare", e così abbiamo tramandato la nostra ricetta di famiglia: il "Risotto al rosmarino" della nonna Maria.
Il Risotto al rosmarino è il mio piatto preferito per quando arrivano ospiti numerosi dell'ultimo minuto, ed è vegetariano: in casa ho sempre un chilo di riso Vialone (e il fatto che a Sant'Alessio con Vialone ci sia l'Oasi lo rende più prezioso), poi esco in cortile e strappo un rametto di rosmarino, fresco in ogni stagione..
.. ma ecco che il Pulce ha scritto gli "Ingredienti" (i materiali) ed ha imparato che sono una componente essenziale della "Ricetta" (le istruzioni):
La ricetta, allo zio, l'abbiamo spiegata a voce e poi l'abbiamo cucinata insieme.
Io e il Pulce abbiamo imparato che per realizzare un progetto prima ci si devono procurare i materiali, si deve sapere come fare e in quale ordine compiere ogni operazione.
Poi il Pulce si è esercitato nella scrittura, ha illustrato anche gli attrezzi da usare, ha contato i commensali.
Ha fatto la sua prima moltiplicazione (due pugnetti per ogni persona) e una piccola somma (+ un pugnetto per la pentola)...è stato tanto in silenzio, contando a mente, è stato difficile per me lasciargli il suo tempo.
Ma poi la soddisfazione è stata enorme!
Appunto qui una versione della ricetta che ho trovato in rete:
Risotto al rosmarino
per 4 persone:
1 cipolla oro
30 grammi di rosmarino fresco
3 cucchiai di olio extravergine di oliva
1 bicchiere di vino bianco
320 grammi di riso arboreo
brodo vegetale
1 pugno di parmigiano
1 noce di burro
Tritare bene la cipolla ed il rosmarino, che deve essere freschissimo e profumato.
Rosolare in olio la cipolla tritata e 15 grammi di rosmarino tritato.
Aggiungere il riso, farlo tostare e poi spruzzarlo con il vino bianco.
Quando tutto il vino sarà evaporato, aggiungere il brodo vegetale e portare a cottura il riso.
A cottura ultimata, mantecare il riso con il restante rosmarino tritato, il burro e il parmigiano.
(Tempo di cottura medio: 20 minuti.)
A cottura ultimata, mantecare il riso con il restante rosmarino tritato, il burro e il parmigiano.
(Tempo di cottura medio: 20 minuti.)
Io, prima di leggere Munari, la cucina non l'avevo mai vista così: buona e "di design"!
Sono convinta anch'io che cucina sia un'ottima scuola.
RispondiEliminaLa ricetta la provo questa sera.
CIao
Gagliardo il Pulce Chef!
RispondiEliminaAnche noi adoriamo cucinare insieme, ma non avevo mai visto il tutto in termini progettuali, bello spunto grazie!
e poi mi hai ricordato l'Oasi di Sant'Alessio, non vedo l'ora che arrivi la primavera per tornarci
wow, quanti spunti!!! tenchiu!!
RispondiElimina@ caffenero: buon appetito! ;-)
RispondiEliminaprogettare secondo me è richiede il massimo impegno intellettuale. Un lavoro creativo, stimolante e ricco di soddisfazioni.
@ stima di danno: neanche io l'avevo mai pensata così prima di leggere questo libro..
E devo dire che aver scoperto l'homescooling grazie a caffenero mi ha fatto capire quanto sono ricchi di significato i gesti sottesi a qualsiasi lavoro (o lavoretto).. non è che devo sempre impegnarmi a insegnare qualcosa.. mi devo solo ricordare che ogni cosa che facciamo insieme insegna, implicitamente.
@ mamma C: di niente! il libro è adatto a tutti, pieno di esempi ed immagini, un classico, consigliatissimo! la ricetta è della mia nonna piemontese.. non la conoscevi?
Che bella ricetta...la proverò sicuramente! W Munari!
RispondiEliminaW Munari!!!!!
RispondiEliminaMolto carino questo Blog...
RispondiEliminaComplimenti!!
Ciao!
grazie Minerva! benvenuta!
RispondiEliminaGrazie per il suggerimento del libro, per la ricetta e per l'idea di progettare e poi scrivere la ricetta ... buon fine settimana Patrizia
RispondiEliminagrazie a te di essere passata, Patrizia! buon fine settimana.. per noi un po' più lungo ;-)
RispondiEliminaBenissimo! Progettare una ricetta mi sembra un'ottima idea! grazie di aver partecipato!
RispondiEliminaPrego. La tua iniziativa è molto stimolante!
RispondiEliminaBell'idea!
RispondiEliminaVado a nozze con le metodologie, Munari si sa che è tra i miei preferiti :-) e questo è pure uno tra i miei risotti preferiti: buonissimo! (io non metto il grana però).
Clap clap! :-D
@ Cì: ma sai che lo conoscono in pochi, il risotto? (il grana ce lo metto eccome: questo piatto è l'unico in cui il Pulce lo tollera!!)
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