(la copertina di Polìcromo, 1997)
Crescere è difficile. A volte molto difficile.
Io l'ho sentita per anni la fatica tremenda di diventare grande, di diventare una donna.
Share one day oggi vuol dire condividere la storia di una donna, di una donna qualsiasi, ed io ho scoperto che questa storia da condividere non ce l'ho.
Non sono cresciuta seguendo dei modelli ideali; piuttosto è stato un lungo lavoro di confronto, pezzo a pezzo, con chi, donna, era donna vicino a me.
Non ho delle belle, dettagliate storie delle mie nonne, e non gliele posso chiedere perché ora non ci sono più.
Ho delle bellissime storie delle mie pazienti, quello sì, perché farle raccontare, e poi scriverle, è già dare un significato nuovo alla sofferenza. Ma sarebbero storie di patologia, affascianti e tragiche, non storie di donna.
E allora lascio solo, in qualche piccola poesia, tre generazioni di donne. Ad un certo punto della mia storia, il mio lavoro di crescita aveva preso questa forma, ed in un quaderno che chiamavo Polìcromo posso ancora leggere gli acerbi ritratti in poesia delle mie donne-specchio. Le mie facce polìcrome, ad esempio, e poi la nonna delle origini, la mamma dei contrasti.
Non ho paura,
non ho paura di pensare
un pensiero umano
lattiginoso.
...
Unghie rosse
sbaffi di smalto sulla pelle chiara
ancora giovane
ho solo ventun'anni.
...
RITA
Ristora
d'un afflato
le fragili
speranze
un tiepido torpore
una stanchezza bianca.
...
LA MADRE
La madre è
mercato-mattina
neon detersivi
fosfati
sono
foto sbiadite
di acerbo femmineo
splendore e paura
-e io appena lì-
pagata riscossa rurale
che solo sorride
al ritorno alla terra
madre di nuovo
di giovani soli
regina di tanta
luminosa bianchezza
privata -
di polvere resta
stanza in potenza.
Bellissime, l'ultima mi ha commosso...grazie
RispondiEliminaio resto incantata
RispondiEliminaGrazie del prezioso contributo; il confronto con la propria madre per una donna non è esente da intime contraddizioni, finché non ci si costruisce una propria via all'essere donna, a volte molto distante dal modello ricevuto...
RispondiEliminaSono belle e meritano di essere rilette con meno fretta, lo farò senz'altro, ciao!
RispondiEliminaGrazie ragazze. Fare un tuffo nella propria (tarda)adolescenza non è esente da intimo dolore..
RispondiEliminaPrimo Giveaway sul mio blog! Sei invitata...
RispondiEliminaNon te lo sto neanche a dire che domani avrei pubblicato un post sulle poesie.
RispondiEliminaPerò vengo a inviatarti all'iniziativa sulla biblioteca ideale che puoi trovare qui:
http://scuolainsoffitta.wordpress.com/2011/02/11/prova-lhs-la-biblioteca-ideale/
Mi serve qualche suggerimento!
Ciao
Daniela
@ Palmy: arrivo!
RispondiElimina@ Caffenero: :-)
avevo visto l'iniziativa ma fino a sabato non avevo in mente niente..
Ora forse ho qualcosa per te (da parte del medico che c'è in me!)