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martedì 23 agosto 2011

Gite minime in vacanza. In Umbria coi bambini: Bevagna e dintorni

Per me un'estate fortunata, questa. Più di un anno che non finisco all'ospedale per i polmoni e tante ferie in più ereditate dalla maternità del Cic.
Portato una settimana i bambini al mare coi nonni, a inizio luglio: lo fanno tutte le mamme normali, sembrava butto non provare quest'esperienza. Aiuto! Tornata a casa più stressata di prima, mio marito ha saggiamente sentenziato.
Per cui sono partita per le vacanze vere, quelle obbligatoriamente agostane, un po' sottotono, con poche aspettative. Prenotato solo qualche giorno in agriturismo in Umbria e poi si vede, se è troppo pesante si torna, se ci prendiamo gusto proseguiamo in campeggio, qualche cosa si troverà e almeno ci sarà il gusto dell'avventura.
Perché in quattro in un Vito Westfalia con un bimbo di poco più di un anno (che dorme male) e uno di cinque e mezzo ci prendevano tutti un po' per matti. O per stranieri.

E poi è andata così, che ci abbiamo preso gusto e mi va di raccontare le piccole gite, le gite minime che abbiamo fatto in vacanza, prima da Bevagna e poi dal campeggio di Perugia.
Così non ce le dimentichiamo noi, e se qualcun'altro si chiede: "Mare? montagna?.... COLLINE!?! Ma ha senso andare in Umbria coi bambini?" magari può trovare qualche spunto qui. In pillole.
Chi non ha intenzione di andarci meglio che non prosegua la lettura, perché potrebbe risultare un po' noiosa..

BEVAGNA:

Il nostro punto di partenza è stata Bevagna, un po' a caso. Perchè una coppia di amici con la loro bimba ci vanno spesso e ci piaceva l'idea di fare qualche gita insieme.
Abitavamo in un agriturismo poco agri-coltura e molto turismo, in una bella posizione, per fortuna non troppo leccato. In Umbria è difficile trovarne uno come quello, schietto, dove eravamo stati ospiti lo scorso anno, a Trento!
Insomma stavamo all'Agritursmo Fonte Abellana ed è stato ottimo, per cominciare. Ci è capitata una sistemazione in un appartamento enorme (fin troppo per tenere d'occhio contemporaneamente entrambi i bambini) che aveva porte antiche


e tavelle, sul soffitto, con impronte di cani e di gatti nel cotto. Che ti svegliavi la mattina e guardavi in su per trovare qualche nuovo particolare segreto.


Al Pulce piaceva per via della piscina rotonda, al Cic per via delle more vicino alla piscina rotonda.
Con le bici si arriva in pochi minuti al paese, la strada è pianeggiante, si sbuca al Piazzale dell'Accoglienza, ottima area di sosta per i camperisti, giusto al di qua delle mura, e si può visitare tutto a piedi in poche ore.
Noi abbiamo fatto un po' per giorno: mattina giretto culturale, pranzo al sacco al Parco Filippo Silvestri (per dire il vero un bel po' sporco), pomeriggio relax e magari qualche timido tentativo di uscita serale (bella la proposta SITU AZIONI al teatro romano).



Per i grandi è una cittadina deliziosa, ancora piuttosto autentica (non tutta ristrutturata) e con una piazza da mozzare il fiato, commovente nella sua armonia asimmetrica.



Abbiamo scoperto che in paese c'è una particolare attenzione anche ai più piccoli: Bevagna fa parte delle 10 cittadine umbre che hanno pubblicato le Piccole Guide "I musei dell'Umbria raccontati dai bambini". Con un biglietto unico  abbiamo visitato il Museo cittadino e il Mosaico delle Terme Romane, che ha sorpreso il Pulce con i suoi grandi mostri marini, e anche quattro botteghe dei Mestieri Medievali raccontate dagli artigiani che ancora le tengono in vita.
Le botteghe sono l'attrazione principale durante il Mercato delle Gaite di fine giugno, ma si possono visitare tutto l'anno ed ognuna presenta qualche aspetto che cattura l'attenzione dei bambini (e dei grandi).
Della cereria ci è piaciuto l'odore della cera misto a quello del miele e la capacità dell'artigiano di mettere al centro della visita i bambini.
Della cartiera ci è piaciuta la ricostruzione accurata dell'ambiente e la spettacolarità dell'enorme albero a camme azionato dall'acqua.


Del dipintore ci ha stupiti la delicata applicazione della foglia d'oro e la creazione dei colori dai pigmenti, ed abbiamo imparato l'antica tecnica per riprodurre il disegno in serie. Una sorta di stencil ante litteram che si usa ancora oggi per dipingere su ceramica.
Il setificio è interessante per il racconto del ciclo di vita del baco da seta, che il Pulce ha voluto qui immortalare


 e spettacolare per la possibilità di vedere in azione un grande torcitoio a trazione umana.



Abbiamo scoperto quanto tempo e pazienza ci vogliono per preparare il lavoro su un grande telaio (10 ore!) ancor prima di cominciare a tessere.

Bevagna ci piaceva così tanto che ci siamo spostati poco:

- una volta siamo andati al "Parco del Sole", (AGGIORNAMENTO 2014: E' CHIUSO!) un parco faunistico un po' sperso tra le colline umbre che abbiamo apprezzato per la semplicità e la piacevole assenza di eccessive sovrastrutture commerciali. Abbiamo tranquillamente percorso a piedi i 4 km  di passeggiata ombreggiata tra voliere, (co)nigli e grandi recinti con animali autoctoni ed esotici, e alla fine abbiamo giocato un po' sul pratone.


- un'altra volta siamo andati a Spello, cittadina molto curata dal punto di vista turistico (forse troppo, dal nostro punto di vista), con meravigliosi vicoletti interamente ristrutturati ma poco passegginabili (meglio lo zaino!), e una bella vista di Assisi, poco più in là nella Valle Umbra.

- un'altra volta ancora siamo andati proprio ad Assisi, la nostra meta più affollata e per questo anche la meno godibile. Siamo sopravvissuti all'afoso pomeriggio estivo rifugiandoci ai bei giardini pubblici (Parco Regina Margherita) terrazzati, un po' decadenti ma tranquilli e puliti, dove abbiamo fatto anche un piacevole incontro con un rettile corazzato a noi familiare..


Da Bevagna ci siamo poi spostati a Perugia. Ma questo è un altro post (o due..)!

3 commenti:

  1. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  2. ho pessimi ricordi di Assisi, già molti anni fa c'era l'intruppamento turisti...bevagna invece non credo di averla mai sentita, sembra proprio bella. se torni in umbria leggiti questo post dell'alchimista, fresco fresco: http://labottegadellalchimista.blogspot.com/2011/08/discesa-al-torrente-ventia.html

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  3. @ Stima DD: mi sembrava sacrilego scrivere che non mi ero sentita a mio agio ad Assisi, ma è proprio così. Chiesa di Santa Chiara meglio che San Francesco, e grazie al cielo abbiamo trovato i giardini. Mi vado a leggere il post che mi consigli. Grazie!!

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