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venerdì 18 febbraio 2011

Insegnare l'anatomia umana ai bambini (e la fisiologia!)

Caffenero sta raccogliendo la biblioteca ideale per la sua "Scuola in soffitta". La aiutiamo?



Io, che ho scoperto l'homeschooling grazie a lei e a Palmy, non avevo mai pensato di comprare un libro a mio figlio per insegnargli qualcosa.

Mi stanno antipatici i libri (e i film) con la morale, quelli a tesi, quelli che ti vogliono convincere di qualcosa. Mi stanno antipatici i libri di testo, perché mi sento obbligata a leggerli dall'inizio, sono preconfezionati e costringono la mia mente ad entrare nei loro schemi. Lo so che a volte è necessario.. (o no?)

Al mio bimbo fino ad ora ho dato i miei libri illustrati di quando ero piccola, e tanti libri ha ricevuto in regalo, che l'hanno appassionato, gli hanno insegnato tante, tantissime cose, narrativamente e visivamente.

Sono una persona iperscolarizzata, specializzata, ma molte cose sull'animo umano le ho imparate, oltre che vivendo, da Dostoevskij e Tolstoj (ne sono certa) più che dai manuali di psicologia.

Eppure questo libro l'ho comprato.
Perché il Pulce fa un sacco di domande sul corpo: il semino e l'ovetto che si incontrano, il sacchettino dove va il cibo, i sacchetti dove va l'aria che respiriamo (dove la mamma aveva il tubicino), e via discorrendo. Gli piace sentire le corde vocali come le corde della chitarra, che vibrano quando dice A e mette la mano sul collo. E' curioso di quel lungo pisellino che si vedeva nel disegno di un bambino nella pancia che ha portato la sua compagna di scuola, che era (ah! Già!) invece il cordone da cui mangiava anche il Ciccetto quando era nella pancia della mamma.
Gli piace sentire la storia delle guerre tra i batteri e i globuli bianchi nelle sue tonsille, soprattutto ;-)

L'ho comprato perché l'anatomia è un mondo affascinante, ma guardarlo sul mio Sobotta può fare un po' impressione e un po' confusione. Invece, guardarlo qui sul Grande libro pop-up del corpo umano è una meraviglia, e la mamma può condividere la sua passione giocando insieme con ruote e linguette colorate.


Questo libro lo consiglio oggi anche a Paola e ai suoi numerosi lettori.

Per chi vuole invece un approccio più digitale all'anatomia, il mio ubiquitario fratello mi ha appena segnalato questo progetto di Google.

Buona lettura!

8 commenti:

  1. Ciao! Grazie per il tuo passaggio! Mi sa che purtroppo sei incappata in uno di quelli che tu chiamavi qualche post fa "interventi a cuore aperto" :)
    Però hai ragione, abbassando le aspettative arrivano anche piacevoli sorprese!
    Questo libro mi sembra fantastico: prendo nota e metto da parte per quando Di sarà pronto.
    Nella foga di fargli provare cose che piacciono soprattutto a me avevo già comprato un libro pop up... si è divertito tantissimo in effetti.. a strappare tutte le linguette e i cartoncini :D

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  2. Ciao,
    perchè dici che un libro di testo ti obbliga a entrare in schemi non tuoi?
    Potrei darti ragione sull'Asor Rosa che racconta quello che lui ha capito, ma secondo te anche un libro per bambini può essere ottuso? (ottuso non è la parola giusta ma in questo momento non mi viene di meglio?)
    E' una osservazione interessante, sulla quale non avevo mai riflettuto. Mi spieghi meglio il tuo punto di vista?
    Grazie
    Ciao

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  3. @ Owl: eh.. 18 mesi... è già tanto che non se lo sia mangiato il libro pop-up! ;-)
    Il pulce adorava i libri di Poppy Cat con le finestrine fatte di feltro: non si spacca proprio niente, così!

    @ Caffenero: devo ammettere che non conosco gli attuali libri di testo per bambini. La mia lunga esperienza scolastica mi ha insegnato che ho imparato troppo poco per tutto quello che ho studiato, e che le cose che mi ricordo sono quelle collegate ad esperienze concrete fatte, o quelle che mi sono andata a cercare perché mi interessava, c'era stato uno stimolo che mi aveva spinto ad informarmi di più. I libri di testo di solito sono a capitoli, secondo un ordine prestabilito e presuppongono un ingresso massiccio nello specifico linguaggio della materia. E hanno schemi.
    Intendevo dire che per un bambino forse è meglio imparare le parole nuove un po' alla volta mentre si legge una storia interessante.
    Gli argomenti poi possono essere affrontati o approfonditi senza un ordine logico ma quando l'esperienza ci invita a farlo: un viaggio, il racconto di un amico, un dubbio, un disegno in un libro, un documentario in televisione..
    E gli schemi in assoluto ritengo siano utili quando si costruiscono da sé, non quando sono già fatti: è un modo per capire se si ha capito ed esplicitare i collegamenti tra gli argomenti.
    Ah, già, tu sei quella delle domande! ;-)

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  4. I libro pop up piacciono molto anche a noi. Ne abbiamo diversi, ma non sul corpo umano.

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  5. che bello, per i più grandicelli, ma utilissimo me lo procurerò per quando inizieranno a chiedermi come sono fatti dentro ciao

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  6. @ Stefania: noi ne abbiamo pochi. Questo è carino perché è come un lapbook, con "sottolibri" in ogni pagina che approfondiscono i singoli argomenti

    @ CioccoMamma: in effetti io lo tengo a portata di mano per visualizzare le mie spiegazioni quando le domande si fanno troppo pressanti!!! ;-)

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  7. Grazie per la spiegazione e per la riflessione, devo dire che sono d'accordo con te.
    Ciao

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  8. @ caffenero: figurati. Scusa se mi sono dilungata un po', anzi! E' che sono riflessioni che mi girano molto nella testa in questo periodo (di iscrizione alla primaria del Pulce)

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