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giovedì 14 aprile 2011

Integrazione ludica

Che parolone.
Eppure è quello che mi è venuto in mente per descrivere ciò che si può fare a casa con i bambini che già stanno seguendo un percorso didattico formale a scuola.
Ringrazio Caffenero per fare e farsi sempre tante domande, che mi portano a pensare, a definire, a (provare a) capire.

Ma integrazione non nel senso di aggiungere cose a ciò che già i bambini imparano. Integrazione nel senso di creare collegamenti, legami, piccoli percorsi multidisciplinari e, possibilmente, multisensoriali e "per gioco".

Ad esempio sta capitando in questi giorni a casa mia.
Si è rotta (il Ciccetto l'ha rotta) la boccia di vetro con la neve che gli aveva regalato la nonna, quella di Roma. Lo zio sta a Roma, ce la potrebbe ricomprare, ma proprio una con il Colosseo che c'era anche nell'altra ed era bello. Dai nonni lontani abbiamo guardato una guida della città di Roma, con le foto di Piazza Navona e del Colosseo ed abbiamo parlato delle battaglie navali e dei combattimenti con gli animali esotici che di facevano in questi edifici. A casa guardiamo su "I segreti dell'antica Roma" (Usborne, con le finestrelle) che abbiamo pescato in biblioteca come vivevano i romani, che essendo molto militarizzati hanno già di per sé un bel fascino sul Pulce. In macchina non so cosa rispondere alla domanda solita di raccontare una storia vera e mi viene in mente di spiegargli della parola mensa, che per noi è dove si mangia ma era anche il piatto di pane che i romani usavano e poi poteva pure essere mangiato, come la pizza.

Poi un giorno il Pulce si mette a trafficare nella sabbiera tutto concentrato. Alla fine mi chiama e mi mostra la sua opera: un anello di sabbia che era "il Colosseo, ma senza finestre"!


(E c'è ancora un piccolo percorso che si sta ora dipanando, e stiamo tracciando con leggerezza attraverso il cibo sulla nostra tavola (amaranto e quinoa), gli amici (la nostra Eliza e la sua bambina), la storia (di Atahuallpa e la conquista del Perù), i disegni Inca e le foto delle piramidi "a scale".

Chissà dove ci porterà?)

2 commenti:

  1. o... unschooling! Ti consiglio questo articolo, se non l'hai già letto: http://www.controscuola.it/il-nostro-unschooling/

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  2. figurati, non avevo mai sentito nominare niente di tutto ciò.. mi butto più che altro a fare quello che sento più giusto per me e il mio bambino, senza nessuna teoria. Grazie per lo spunto. Mi sono guardata un po' il sito in generale e ho trovato molte cose interessanti!

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