Era una cassettina per caratteri da stampa del nonno, piena di pietriti sassali (come direbbe in modo molto appropriato lo zio Bruno) opache, grigiastre, tutte impolverate e senza fascino alcuno.
Ma io il fascino dei cristalli preziosi, nascosto nei vetri opachi levigati dal mare e sotto la polvere del tempo, me lo ricordavo bene.
Abbiamo immerso i sassetti in un bicchiere d'acqua trasparente, ed ecco riacquistato tutto il loro splendore di tesoro da bagnasciuga.
Tenendoli ben bagnati abbiamo cominciato a giocarci sotto il sole brillante, che esaltava lucentezze e trasparenze. Io ho fatto un cerchio con i materiali opachi, il Pulce un serpentone mettendo in gradazione i vetri colorati, giocando con le sfumature come alla sua scuola montessoriana.
La foto artistica che si vede all'inizio in realtà è stata fatta per ultima.
Volevo stupirvi con un effetto speciale ;-)
Bellissimi, anch'io devo averne! E, in effetti, bagnati sono tutta un'altra cosa... è quasi una magia!
RispondiEliminanoi bimbe bionde cresciute in liguria amiamo i sassi e li raccogliamo ancora volentieri. quando poi troviamo i "vetrini" ci consideriamo proprio fortunate ;D
RispondiEliminaNoi ora raccogliamo i sassi per la tarta
anche io diventavo matta a raccogliere quei vetrini colorati!! :):):) non tanto tempo fa a dire il vero..da piccola invece preferivo le conchiglie ;)
RispondiEliminafatapinella