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martedì 24 maggio 2011

Lucciolata. Fotografare le lucciole è un cinema!

Fotografare le lucciole è un cinema. Dalle nostre parti ciò significa che è piuttosto complicato.
Qualcuno ci è riuscito? Noi no!

foto di DanieleDG

 
Però è una bella scusa per farsi un giretto all'imbrunire tra le fronde del boschetto del Campo, dove nel buio si accendono tante luci che sembra quasi natale.
Aggirarsi sotto gli alberi di sera fa un effetto strano. Viene da abbassare la voce, chiamarsi sussurrando per dire: guarda qui! eccola là!! E il piccolo cacciatore di lucciole si muove circospetto con la retina per farfalle, finalmente ne cattura una, la tiene in una mano e la guardiamo in faccia con la torcia a dinamo: un insettino lento e scuro, leggerissimo.
Camminare nel buio tra le lucciole è un momento leggero, per un attimo i pensieri volano, rapiti dalle lucciole.

Eppure i due film che mi vengono in mente quando penso all'idea delle lucciole sono film-macigno, tristissimi, intensi. Belli. "Reservation Road" e "Una tomba per le lucciole". Chissà perché?
Mamme per delinquere, li conoscete?

4 commenti:

  1. Reservation Road lo conosco ed è bellissimo e fortissimo come film, un vero cazzotto in pancia (di quelli che fan bene però!).
    L'altro no, non lo conosco, ma mi documento, promesso.
    PS. anche qui si dice che è un cinema quando qualcosa è complicato o tortuoso e anche qui non si fotografano lucciole...

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  2. Una tomba per le lucciole lo conosco. E' un cartone, per così dire, ma molto particolare. E' tristissimo!
    Da rivedere...:-)

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  3. @ Mamma F: probabilmente è un modo di dire molto diffuso, solo che non ero sicura :-)

    @ Rory: hai ragione! ma non so se mi va di rivederlo! ;-)

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  4. Rivederlo??? Non ci penso proprio...è tristissimo! :-)

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